
Gianmarco Garofoli, 22 anni, ciclista professionista di Castelfidardo
"Voglio vedervi tutti lungo le strade, a fare il tifo. Darò il massimo per lo spettacolo, per emozionarvi". Così ieri il ventiduenne ciclista professionista di Castelfidardo Gianmarco Garofoli, che con il team Soudal Quick-Step parteciperà al Giro d’Italia, ma non alla Tirreno Adriatico. "Ringrazio le Marche – ha raccontato ancora Garofoli –, ho ventidue anni e ho iniziato a sognare di diventare un ciclista nel 2011, proprio quando il Giro passò a Castelfidardo, nella mia città. Da quel momento ho iniziato a inseguire quel sogno, perché il Giro è passione ed è qualcosa che entra nelle case".
Garofoli ha ricordato anche la necessità della cultura del ciclismo e del rispetto dei ciclisti: "La strada è diventata pericolosa – ha detto ancora –, le persone iniziano a odiare i ciclisti, una volta era visto come una cosa bellissima, adesso molti si lamentano perché vengono chiuse le strade in occasione delle competizioni. Bisogna continuare a fare gare nel territorio, anche per sensibilizzare le persone".
Sui tre eventi che coinvolgeranno le Marche (Tirreno-Adriatico, Giro d’Italia e Giro d’Italia Women) si è soffermato anche il presidente della Regione, Francesco Acquaroli: "Sono tre manifestazioni che renderanno il nostro territorio protagonista sotto molteplici punti di vista. Se questo è possibile è anche grazie alla passione e al coinvolgimento dei Comuni. C’è un risveglio enorme, ogni anno sempre più comuni vogliono dare il loro contributo. Bisogna pur superare qualche critica per arrivare a lasciare il segno nei circuiti nazionali e internazionali, ne vale la pena".
g. p.