Macerata, striscioni contro don Ciotti e Nicolini: “L’immigrazione è un business’’

Blitz del Blocco Studentesco (CasaPound) all’ingresso del Polo Pantaleoni di Unimc, poche ore prima del convegno col fondatore di Libera e l’ex sindaco di Lampedusa

Gli striscioni

Gli striscioni

Macerata, 22 gennaio 2019 - «Ciotti e Nicolini, l’immigrazione è business». Questo si legge sullo striscione affisso stanotte dai militanti del Blocco Studentesco, lista universitaria di CasaPound, all’ingresso del Polo Pantaleoni in via della Pescheria Vecchia. Bersaglio della protesta il seminario sull’immigrazione promosso e organizzato dall’Università che vede (oggi pomeriggio) relatori don Luigi Ciotti, presidente dell’associazione Libera, e Giusi Nicolini, ex sindaco di Lampedusa.

«Non possiamo accettare lezioni da chi dietro gli slogan di accoglienza e integrazione nasconde un vero e proprio business, gestito da cooperative bianche e rosse - dichiara Nilo Di Pietro, candidato rappresentante del Blocco Studentesco -. L’immigrazione incontrollata è un fenomeno che va immediatamente fermato, chiudendo le frontiere. A chi scappa dalla guerra, abbandonando genitori, moglie e figli alla ricerca di benessere non abbiamo difficoltà a preferire chi cerca di resistere e combattere per la libertà del proprio popolo».

«L’università dovrebbe essere luogo di confronto e dialettica permettendo un libero contraddittorio che è inevitabilmente mancato visti i protagonisti del seminario. Non è rispettoso - conclude Di Pietro - portare avanti tali iniziative a una settimana dall’anniversario della morte di Pamela (la 18enne uccisa e fatta a pezzi il 30 gennaio dell’anno scorso, ndr) frutto della politica immigrazionista. Difenderemo sempre il diritto degli studenti a una informazione libera e auspichiamo che venga quanto prima garantito un contraddittorio».