Studenti delle medie allo screening di massa promosso dalla Regione

L’iniziativa del preside: moduli da compilare ai genitori. Appello del sindaco alle scuole: "Muoviamoci verso la prevenzione"

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Lo screening di massa del tampone rapido in corso a Recanati per una popolazione di circa 60mila residenti nei comuni di Recanati, Montefano, Potenza Picena, Montecassiano e Porto Recanati, si estende ora anche agli alunni delle scuole dell’istituto comprensivo Gigli di Recanati. L’iniziativa è del dirigente scolastico Ermanno Bracalente che, cogliendo l’invito del Comune, ha fatto recapitare alle famiglie, tramite gli stessi scolari che frequentano la scuola media Patrizi, il modulo da sottoscrivere per autorizzare la scuola a far portare i loro figli alla tensostruttura del calcio a 5 di Recanati per partecipare al test del tampone rapido. Il controllo è previsto per questa mattina e la lettera è stata fatta recapitare ieri alle famiglie. I genitori, quindi, hanno avuto meno di 24 ore per decidere se aderire o meno alla campagna dello screening di massa ed eventualmente delegare la scuola a questo compito. Gli adempimenti non mancano perché al modulo deve essere allegata copia del documento di identità del genitore che appone la firma. "Ovviamente, si specifica, la compilazione della dichiarazione non è dovuta per quelle famiglie che non intendono sottoporre a tampone il proprio figlio". "Ci mancherebbe pure che fosse stata obbligatoria – sbotta Benito Mariani, consigliere della Lega –. A me non piacciono queste cose, fatte all’ultimo momento. Non sono affatto contrario alla prevenzione e agli screening ma così sono male organizzati. Chi non lo fa, sarà poi visto come un untore? Ho tanto il sospetto che questa iniziativa, che parte da un invito dell’amministrazione comunale, abbia solo l’intento di alzare il numero dei partecipanti visto che a oggi è troppo basso. Meglio sarebbe stata una bella campagna informativa ai cittadini tutti". Con la riapertura delle superiori, prevista lunedì con il 50% degli studenti in presenza, lo screening di massa si presenta come un’importante opportunità. Tant’è che il sindaco di Recanati Antonio Bravi ha chiesto che si muovano in questa direzione soprattutto le superiori dell’Itis Mattei, licei e il professionale.

Asterio Tubaldi