Macerata, sul palcoscenico c’erano 48 gradi: difficile resistere

Mauricio Pasquali dello Sferisterio

Mauricio Pasquali dello Sferisterio

Mauricio Pasquali, capo squadra di aiuti tecnici allo Sferisterio, come state sopravvivendo nelle lunghe giornate all’aperto con questo clima?

"La gran parte del lavoro dei tecnici si svolge mattina e pomeriggio, quelli che lavorano sotto il sole sul palcoscenico sono naturalmente quelli che soffrono di più. L’altro giorno volevamo capire a quale temperatura eravamo arrivati sul palco, un po’ per curiosità un po’ per sdrammatizzare: c’erano 48 gradi. Il palcoscenico è scuro, vicino c’è il muro, questo non aiuta".

Come si fa a resistere all’aperto sotto il sole per tutto il giorno?

"Ogni tanto, uno alla volta, ci si stacca dal gruppo, per bere qualcosa sotto l’ombra anche se magari soltanto per pochi minuti. Pause brevi, ma necessarie. Ci regoliamo bene da soli, facendo in modo che le squadre abbiano sempre lavoratori a sufficienza e quindi non perdano mai il ritmo. Chiaro che con questo caldo però tutto procede un po’ più a rilento del solito. Malori evidenti non ci sono stati, ma tutto pesa molto di più, si nota tanto affaticamento tra i lavoratori".

Si potrebbe pensare di anticipare i turni ad orari più freschi?

"Il mio gruppo, che si occupa di impostazione scenografica, lavora dalle 8 alle 12 e dalle 15 alle 18. Poi altri iniziano dopo verso le 18 e vanno avanti fino alla sera. Non è possibile anticipare inizio e fine del turno secondo me, basta pensare ai corrieri vari che non potrebbero certo venire alle sei del mattino, in più sarebbe difficile poi coordinarsi con le altre attività. Quest’anno abbiamo un nuovo ritmo di lavoro e nuove disposizioni, è cambiato il format delle rappresentazioni e bisogna adattarsi un po’. Vanno anche allestiti altri luoghi per fare in modo che gli altri possano continuare la prove, e cioè la palestra dei Salesiani e il palasport, riproducendo lì gli stessi ingombri e spazi che poi gli artisti troveranno una volta in scena".

Cosa servirebbe per lavorare meglio?

"Gli ultimi 10 giorni sono stati un inferno con queste temperature. Ci vorrebbe più personale tecnico, in generale, ma soprattutto tra macchinisti, attrezzisti e settore logististica".

c. g.