LUCIA GENTILI
Cronaca

Superbonus, allarme dei costruttori: "Migliaia di cantieri a rischio stop"

La mobilitazione di Confartigianato e Cna: senza una proroga, danni ingenti per famiglie e aziende "C’è il pericolo che i lavori vengano terminati in fretta e male. E resta il problema della manodopera.

Superbonus, allarme dei costruttori: "Migliaia di cantieri a rischio stop"

Superbonus, allarme dei costruttori: "Migliaia di cantieri a rischio stop"

Confartigianato Edilizia e Cna Costruzioni lanciano un sos: "Senza una proroga a favore dei condomini per portare a termine gli interventi del Superbonus 110%, nelle Marche si metteranno a rischio migliaia di cantieri, che non potranno concludere gli interventi di riqualificazione, con danni ingenti per le famiglie e per le imprese". Anche le ditte del Maceratese fanno appello al governo affinché si attivi per rinviare di qualche mese la scadenza. Se così non fosse, la riduzione del beneficio al 70% a partire dal prossimo primo gennaio provocherebbe "devastanti effetti economici e sociali aggiungendosi alla già pesante situazione dei crediti incagliati, su cui le imprese sono ancora in attesa di risposte".

"C’è pericolo che saltino non pochi cantieri – esordisce Simone Giglietti, uno dei due titolari di Edil Capitani e Giglietti di Cingoli (componente della direzione provinciale Cna Macerata) –. I contratti con i committenti dei lavori sono stati firmati e se nel 2024 il contributo dovesse scendere al 70%, chi si accollerà il 40% mancante? A ciò va aggiunto il quadro nel settore edilizia: costi dei materiali aumentati, gli utili ridimensionati, i crediti bloccati. Chiediamo una proroga di sei mesi, anche perché si va verso l’inverno (e le feste) ed è difficile che l’esecuzione delle opere sia perfetta se non ci sono temperature idonee. Confido nel fatto ci venga concessa, anche per non rischiare che altre aziende (non la nostra), pur di terminare per tempo, completino i lavori in fretta e male. C’è tanto lavoro, ma la carenza di liquidità frena anche nelle assunzioni. Mi piacerebbe assumere due operai in più a gennaio, ma poi come paghiamo i fornitori?". La problematica riguarda gli interventi extra sisma (legati invece all’utilizzo del Supersismabonus, ovvero Superbonus 110% e Sismabonus, prorogato a tutto il 2025 in abbinamento sia alla cessione del credito d’imposta che allo sconto in fattura). Secondo Confartigianato e Cna, un cantiere su quattro non riuscirà a concludere i lavori entro la scadenza del 31 dicembre: "Un intervento legislativo, di ridotto impatto sulle finanze pubbliche, si rende quanto mai necessario per evitare interminabili contenziosi fra cittadini e imprese e pericolose "corse" per terminare i lavori; in tal senso andrebbe prevista una proroga di almeno tre mesi, per i cantieri nei condomini, condizionata però dall’aver realizzato al 31 dicembre 2023 almeno il 60% dell’intervento globale. È positivo che nell’agenda del dibattito parlamentare si torni a parlare di proroga del Superbonus per gli interventi condominiali. Abbiamo più volte sollecitato di inserire un intervento nella manovra finanziaria per il 2024".

Anche Popa Ndricim (anche lui in Cna Costruzioni, al timone di Far Costruzioni di geometra Popa Ndricim) di San Severino, evidenzia le criticità di un’eventuale mancata proroga. "Non c’è stato il tempo fisico per finire i cantieri – spiega –. Lo Stato ha chiuso i rubinetti nella cessione dei crediti e siamo stati costretti a rallentare per sopravvivere. Il Superbonus ha trainato l’economia ma è stato gestito male. Lo scenario post primo gennaio, se le cose non dovessero cambiare, è fatto di cittadini e imprese dall’avvocato per i contenziosi. Oltre a questo, non si trova personale: la mole di lavoro è molto più grande della manodopera a disposizione. Insomma, siamo messi alle strette. Se lo Stato mette i bastoni fra le ruote, ci giochiamo l’avvenire delle imprese. Speriamo ci vengano riconosciuti almeno tre mesi in più".