Supplenti, ritardi nelle nomine "Anno nuovo, problemi vecchi"

Domande scadute il 16 agosto, ma le disponibilità sono state pubblicate solo martedì scorso. Di Pierro (Cgil): "Mancano gli insegnanti di sostegno e i segretari sono chiamati da fuori regione"

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di Franco Veroli

"Anno nuovo, problemi vecchi. Anzi, rispetto al 2021 siamo ancora più in ritardo". Ivan Di Pierro, segretario provinciale della Flc Cgil di Macerata, sintetizza in questo modo la situazione del mondo della scuola alla vigilia della ripresa delle lezioni. "Devono ancora essere fatte tutte le nomine a tempo determinato (i supplenti), anche perché solo martedì sono state pubblicate le disponibilità. Quest’anno il termine per la presentazione della domanda è scaduto il 16 agosto, in anticipo rispetto all’anno passato. Ma, non conoscendo le disponibilità, i docenti sono stati costretti a farla, diciamo così, alla cieca. La rielaborazione dei dati conseguente ha complicato le procedure e allungato i tempi. Ora credo si parta tra oggi e domani". È evidente che, per quanto si voglia accelerare, restano pochi giorni per coprire la grande quantità di cattedre vuote, ed è difficile che l’obiettivo sia centrato prima di mercoledì 14, quando gli allievi torneranno sui banchi. Parliamo di circa 600 posti di docente e personale educativo, dalla scuola dell’infanzia alle superiori (senza considerare i supplenti per il personale Ata, ausiliari, tecnici e amministrativi), rispetto ai quali da anni, all’unisono, i sindacati chiedono una soluzione definitiva, vale a dire l’assunzione in ruolo. "In quest’ambito – spiega Di Pierro – molti sono gli insegnanti di sostegno che devono prendersi cura degli studenti con disabilità. Molti di loro non hanno l’abilitazione, poiché l’accesso al tirocinio formativo è possibile per un numero limitato, dovuto al fatto che il ministero ha istituito pochi corsi di specializzazione. Di conseguenza, pur di garantire il servizio, si attinge alle altre graduatorie. Ma è chiaro che gli studenti devono far conto su docenti che non hanno la specializzazione per il sostegno". Nelle scuole della provincia, alla data dello scorso 31 agosto, si contano oltre 1.500 alunni disabili certificati: 157 nella scuola dell’infanzia, 538 nella primaria, 359 alle medie e 447 alle superiori. Le carenze, però, riguardano anche altre figure, fondamentali nella gestione del sistema scolastico. "In non pochi istituti manca il dirigente per i servizi generali e amministrativi, quello che un tempo si chiamava segretario, figura fondamentale insieme al dirigente scolastico nella guida di una scuola. Per coprire i buchi si è andati ad attingere anche fuori regione", sottolinea Di Pierro. "Si tenga anche conto – conclude – che non ci sono più gli insegnati Covid, assunti a tempo nel periodo della pandemia per affrontare al meglio le difficoltà. E, poi, non mancano problemi logistici da risolvere. Come ogni anno, purtroppo. A dimostrazione che l’attenzione posta alla scuola è più nelle parole che nei fatti".