Tampone gratis per chi si vaccina, farmacista di Tolentino: "Così convinco i no vax"

Alberto Marcelletti: "Qualcuno ci risponde male, ma in un mese siamo riusciti a fare breccia su una decina di persone"

Alberto Marcelletti, titolare dell’omonima farmacia di Tolentino e di quella dell’ospedale

Alberto Marcelletti, titolare dell’omonima farmacia di Tolentino e di quella dell’ospedale

Tolentino (Macerata), 23 novembre 2021 - "Un tampone gratuito se prenoti il vaccino". Alberto Marcelletti, titolare dell’omonima farmacia di Tolentino e di quella dell’ospedale cittadino, per un mese ha adottato l’espediente del tampone gratuito per cercare di convincere quelli che ancora non si sono vaccinati contro il Covid-19 a farsi somministrare il siero. L’intento – spiega Marcelletti – è di provare a far capire a questa parte di popolazione che quelli per i tamponi sono soldi buttati. Il farmacista, con dati e report del ministero in mano, cerca di convincere chi è in fila per fare il tampone.

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Marcelletti, quante persone è riuscito a convincere? "Circa un mese fa ho provato a dire alle persone che venivano ormai da tempo in farmacia per farsi il tampone per il Green pass, che il test sarebbe stato gratuito se fosse seguita la promessa e la prenotazione per il vaccino. È stata una mia iniziativa privata in più, perché già noi farmacisti promuoviamo con forza la vaccinazione. Sono riuscito a convincere oltre una decina di persone. Non posso dire che ha avuto successo, ma qualcosa è stato fatto e di questo sono orgoglioso". Come ha fatto? "Mostro loro le basi scientifiche, facendo vedere i report del ministero della Salute con i dati che vengono messi a disposizione. C’è parecchia disinformazione a riguardo: ad esempio oggi (ieri, ndr) un signore mi ha detto che i numeri dei positivi sono simili tra i non vaccinati e quelli vaccinati. Ma letto così è solo un dato sporco, bisogna innanzitutto considerare la platea, e allora le percentuali cambiano; un conto è se ci sono cinquemila positivi su 50 milioni di vaccinati, un altro sei i cinquemila positivi sono su una platea di 10 milioni di non vaccinati. La percentuale è ben diversa. Davanti a una spiegazione come questa, c’è qualcuno più dialogante". La maggior parte però ha deciso comunque di non vaccinarsi. "C’è chi è indifferente e c’è chi ti ascolta, e già è qualcosa il fatto che abbiano prestato le orecchie a quello che stavo loro dicendo; qualcuno ci ha dato però la soddisfazione e si è venuto a vaccinare qui da noi. Tra le persone vaccinate, c’è chi non ha fatto poi il tampone gratuito, perché si è convinto dell’importanza della vaccinazione a prescindere. Per me, i miei figli e i collaboratori è molto importante: sono orgoglioso di questo servizio nei confronti del Servizio sanitario nazionale". Avete ricevuto degli insulti? "C’è anche chi ci risponde male e chi ci dice di “farci gli affari nostri’’. Qualcuno mi ha fatto notare che forse qualche no vax non viene a farsi più qui il tampone perché continuiamo a dire di vaccinarsi. Ma questo per me è un vanto, perché so di aver fatto la mia parte di sanitario, convinto di quello che stiamo facendo. Qualcuno ha preso l’iniziativa del tampone come una provocazione, ma invece volevo solo provare a lanciare un messaggio e far capire che è inutile spendere quei soldi, perché facendo il vaccino, che è gratuito, si fa una cosa buona per se stessi ma anche per tutti gli altri. Bisogna sottolinearlo: chi si è vaccinato, come noi, fa un servizio a se stesso e per la comunità. Chi non si vaccina fa solo un atto di egoismo".