di Lorena Cellini
A Civitanova il boom del mattone nel settore residenziale con una crescente richiesta di metri quadrati (sia in affitto che in vendita) sta facendo lievitare i prezzi delle case. Invece, nel mondo del commercio si registra una sofferenza, soprattutto in centro. Cartelli di ‘affittasi’ e ‘vendesi attività’ rimbalzano dalle vetrine di corso Umberto. Alcuni sono lì da anni, altri molto più recenti e non c’è più ricambio nel cuore dello shopping. C’è stato un tempo in cui il corso era considerato una sorta di via Condotti delle Marche, per la qualità delle vetrine. Avere un negozio qui era segno di prestigio, e lo è ancora, ma sorprendono oggi le tante vetrine vuote. Solo nel tratto tra piazza XX Settembre e l’incrocio con via Duca degli Abruzzi ce ne sono una mezza dozzina. In primis incide il problema degli affitti, troppo alti, problema che negli anni non è mai cambiato. Costava tanto prima e costa tanto ora, con la differenza che i centri commerciali sorti nel frattempo hanno spostato l’asse dello shopping e i piccoli negozianti faticano a far quadrare i conti a fine mese. La soluzione è cercare metri quadrati nelle vie adiacenti il corso, dove non è che le spese siano di molto inferiori ma alla fine i costi fissi sono più bassi. Quel che funziona alla grande è invece il settore del drink and food. Ristoranti, con la nuova tendenza del sushi che va alla grande, cocktail bar, birrerie, pub, paninoteche e pizzerie non sentono crisi e stanno sorgendo ovunque, in molti casi soppiantando le vetrine tradizionali.