
"L’amministrazione di Porto Recanati riconosca ai cittadini delle agevolazioni sulla Tari, modulando questi aiuti per un importo di 300mila euro"....
"L’amministrazione di Porto Recanati riconosca ai cittadini delle agevolazioni sulla Tari, modulando questi aiuti per un importo di 300mila euro". È la proposta che lanciano Maria Grazia Nalmodi e Alessandro Rovazzani, consiglieri del gruppo di minoranza Porto Recanati 21-26, attraverso una mozione alla giunta del sindaco Andrea Michelini. "Il consiglio comunale del 15 maggio ha approvato le nuove tariffe Tari, che prevedono un aumento medio tra l’8 e il 10 per cento – dicono Nalmodi e Rovazzani –. Ciò rappresenta un grave balzello per le tasche dei residenti, soprattutto per le famiglie meno abbienti, che hanno già dovuto farsi carico dei forti aumenti delle tariffe energetiche. Però il rendiconto di gestione 2024 del bilancio ha presentato un importante avanzo di competenza, per circa 5 milioni. Inoltre nell’avanzo di amministrazione sono presenti risorse disponibili, ossia libere da vincoli, destinazioni o accantonamenti, per 2 milioni e 41.549 euro. La legge, in tema di tassa rifiuti, dà la possibilità al Comune di predisporre ulteriori riduzioni. Porto Recanati ha già utilizzato questa procedura per la Tari 2020, finanziando l’agevolazione con la fiscalità generale". Da qui l’idea di Porto Recanati 21-26. "Il nostro Comune può considerare la possibilità di riconoscere una agevolazione Tari a tutte le utenze di Porto Recanati – aggiungono Nalmodi e Rovazzani –, modulando le agevolazioni per un importo complessivo di 300mila euro, finanziando l’operazione con la fiscalità generale presente in bilancio, pur mantenendo inalterate le tariffe. La giunta convochi un apposito consiglio comunale per deliberare queste agevolazioni".