Tarlo asiatico, stop all’espansione . È iniziata l’attività dell’Amap

L’agenzia spiega che le piante coinvolte nel maceratese "sono di poco superiori alle settemila unità".

Tarlo asiatico, stop all’espansione . È iniziata l’attività dell’Amap

Tarlo asiatico, stop all’espansione . È iniziata l’attività dell’Amap

Contro l’espandersi del tarlo asiatico è iniziata l’azione di Amap e prevede la ripiantumazione di nuovi alberi dopo l’abbattimento e la distruzione delle piante compromesse. L’Agenza regionale fa sapere che gli esemplari individuati nelle tre province marchigiane interessate "sono di poco superiori alle settemila unità nel maceratese e circa tremila nel fermano, mentre sono duemila le piante coinvolte nell’anconetano". Complessivamente 12mila alberi in tutte le Marche anche se nel documento pubblicato all’Albo Pretorio del Comune di Civitanova ne risultano parecchi di più. Nel maceratese il parassita è stato riscontrato nei comuni di Civitanova e Montecosaro e nel secondo semestre del 2023 sono stati accertati focolai in alcune aree della riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra. Le piante maggiormente soggette sono aceri, pioppi, salici, ippocastani e olmi. Nel caso di accertamento di piante infestate, le misure fitosanitarie di abbattimento e distruzione del legname sono precise. In base al cronoprogramma recepito dai Comuni coinvolti e operativo nella stagione invernale, le misure che fermeranno la diffusione del tarlo asiatico del fusto sono state avviate dal Servizio Fitosanitario Regionale. Stanziati, a questo scopo, fondi per 800.000 euro nel biennio 20222023 e per 1milione di euro per il 20242025. La situazione sulla presenza di piante soggette all’abbattimento è consultabile negli elenchi, con i dati catastali, nei siti web delle Pubbliche Amministrazioni o nel sito web tematico www.tarloasiatico.marche.it.