MARTINA DI MARCO
Cronaca

Tavolo contro il bullismo, sul sito dell’istituto nasce uno spazio per denunciare

Prima seduta del tavolo permanente di monitoraggio per la prevenzione e il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, istituito all’istituto...

Prima seduta del tavolo permanente di monitoraggio per la prevenzione e il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, istituito all’istituto...

Prima seduta del tavolo permanente di monitoraggio per la prevenzione e il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, istituito all’istituto...

Prima seduta del tavolo permanente di monitoraggio per la prevenzione e il contrasto al bullismo e al cyberbullismo, istituito all’istituto tecnico economico A. Gentili di Macerata, come previsto dalla legge 70/2024. Presieduto dalla dirigente scolastica Alessandra Gattari, parte del tavolo sono le coadiutrici Cinzia Cecchini e Federica Manoni, il presidente del consiglio di istituto, Massimo Marchionni, il referente antibullismo Matteo Medori e l’intero team antibullismo (studenti e personale scolastico, genitori appartenenti alle forze dell’ordine: Andrea Baldassarri già sovrintendente della Polizia di Stato, Francesco Fabrizi e Robert Bernacchini, rispettivamente vicesovrintendente e ispettore della Polizia di Stato), Rolando Mozzoni del Rugby Macerata e Rodolfo Micucci, presidente Usd Treia. Presenti anche la già presidente dell’Ordine degli psicologi delle Marche, Katia Marilungo, e il presidente regionale Aiart Marche, Lorenzo Lattanzi.

Obiettivo del tavolo è attuare le migliori pratiche che permettano di controllare e contrastare il fenomeno del bullismo, monitorare le criticità e implementare il codice di prevenzione. "Il nostro intervento parte nel momento in cui ragazzi e ragazze segnalano verosimili situazioni di bullismo e cyberbullismo – spiega la dirigente Alessandra Gattari (nella foto) –. Sul sito della scuola abbiamo uno spazio dedicato che permette di denunciare situazioni di questo genere attraverso la compilazione di un modulo, con nomi e cognomi di chi subisce e chi fa bullismo. Successivamente, il team antibullismo dialoga con attori e testimoni coinvolti: se si ritiene che ci sia bullismo, si passa alla convocazione delle famiglie e, nei casi più gravi, ci si rivolge all’attività giudiziaria. La prima seduta del tavolo è stata di presentazione e ha visto un’esternazione delle criticità".

Un’azione che parte da una forte base preventiva, come continua la dirigente: "Si tratta di un’attenzione al tema che parte dalle attività legate all’educazione civica in classe. L’aspetto essenziale è che molte situazioni di bullismo si sono fermate quando gli studenti hanno visto che la scuola c’è e interviene. Puntiamo ad aiutare bullizzati e bulli allo stesso modo: i secondi sono in difficoltà come i primi, la loro è una forte richiesta d’aiuto e attenzione che non arriva loro dalla famiglia o dalle persone vicine. Stiamo facendo qualcosa di assolutamente necessario".

Attivo a scuola è anche il servizio di supporto psicologico che, come conclude Gattari, "viene spesso consultato da genitori, ragazzi e dallo stesso personale scolastico. Andare dalla psicologa è per tutti un bene ed è normale: è sempre stato un tabù che i ragazzi per fortuna stanno superando".

m. d. m.