Tentano di truffare un’anziana, arrestati

Fermati dai carabinieri a Castelraimondo, erano diretti da una 83enne di Matelica che aveva preparato oro e gioielli per 3mila euro

Tentano di truffare un’anziana, arrestati

Un momento del blitz dei carabinieri a Castelraimondo lunedì mattina, quando è stata fermata l’auto presa a noleggio dai due campani

Fermati dai carabinieri prima di mettere a segno la truffa della finta denuncia. Sono stati arrestati in flagranza di reato due giovani della provincia di Napoli: a tradirli, la cartografia aperta sul cellulare con le indicazioni e il gps attivo per raggiungere un indirizzo di Matelica, quello di una 83enne a cui stavano per portare via 3mila euro.

L’arresto è stato messo a segno lunedì mattina dai carabinieri di Castelraimondo e della Compagnia di Camerino. Poco prima delle 10 l’anziana matelicese aveva ricevuto una telefonata da un ignoto che, qualificandosi come suo nipote, le aveva detto di essere in difficoltà insieme ad altri parenti e le aveva chiesto soldi e oro per tamponare gli effetti di una denuncia. La malcapitata, pensando che il nipote fosse davvero nei guai, aveva già preparato sul tavolo tutti i suoi averi, i ricordi di una vita: circa 3mila euro in monili d’oro, che avrebbe consegnato alle due persone che stavano per passare da lei.

Ma negli stessi momenti, dalla centrale operativa dei carabinieri di Camerino è partita una chiamata di allerta alla pattuglia di Castelraimondo: era stata segnalata in città la presenza di un’auto presa a noleggio, sistema spesso usato dai truffatori, che più volte hanno fatto vittime da queste parti. I carabinieri di Castelraimondo hanno dunque rintracciato e fermato la vettura, che procedeva con andatura incerta in centro. A bordo c’erano il 24enne Sandro Manolo Romano e il 21enne Sebastiano Coppola. I due hanno dichiarato di essere venuti nelle Marche per incontrare due ragazze. Ma quella è sembrata una scusa. Uno dei due poi continuava a ricevere telefonate da un numero salvato come "Amo". Sebbene sostenesse che fosse la sua fidanzata, i carabinieri lo hanno costretto a rispondere mettendo in vivavoce, e così si è sentito un uomo chiedere "Tutt’appost…sei giunto..?".

I due poi avevano sul cellulare la mappa aperta per raggiungere un indirizzo di Matelica. E come si è appreso poco dopo, era l’indirizzo dell’83enne, che stava aspettando i due sconosciuti per consegnare i suoi averi, convinta così che avrebbe aiutato il nipote.

Dopo aver sequestrato ai campani i cellulari, utili per ulteriori indagini, e 3,40 grammi di hashish al 21enne, i carabinieri li hanno arrestati accusandoli di tentata truffa. Questa mattina, difesi dall’avvocato Francesco Senofonte, compariranno in tribunale per il processo per direttissima. In aula potranno dare la loro versione dei fatti.

Dopo l’arresto un’altra pattuglia è andata a rassicurare la nonnina a Matelica; i carabinieri le hanno spiegato che era stata vittima di un tentativo di raggiro e che il nipote godeva di ottima salute; hanno ricevuto infiniti ringraziamenti da parte della vittima e dei suoi familiari, nel frattempo sopraggiunti.

La raccomandazione dei carabinieri è sempre di non consegnare soldi a sconosciuti, diffidando di anonimi che chiedono contanti o gioielli. A breve riprenderanno gli incontri dell’Arma nelle parrocchie per mettere in guardia sui trucchi più usati dai malviventi.