CHIARA MARINELLI
Cronaca

Tentata estorsione: "Dammi i soldi o parlo". Badante condannata

La donna dovrà scontare una pena di tre anni e pagare duemila euro di multa. Tutto sarebbe nato da un presunto legame col figlio dell’anziana che accudiva.

L’ingresso del tribunale di Macerata

L’ingresso del tribunale di Macerata

Uno scambio di effusioni e poi la minaccia, "dammi 200mila euro o rivelo tutto a mio marito". Condannata alla pena di tre anni e al pagamento di 2mila euro di multa una badante moldava, Viorica Smoleac, 45enne, che era finita sotto accusa per tentata estorsione. Nei giorni scorsi la donna è stata condannata dal giudice Francesca Preziosi del tribunale di Macerata. L’episodio in questione era avvenuto nell’aprile 2020. La donna, dall’anno prima, era stata assunta da un impiegato maceratese, all’epoca dei fatti 55enne, che le aveva affidato la madre invalida.

Tutto era andato benissimo, fino a quando la badante avrebbe manifestato un momento di tenerezza con l’impiegato. Uno scambio di effusioni e poi la cosa sarebbe finita lì. Ad aprile però, secondo l’accusa, la donna avrebbe iniziato a chiedere dei soldi al 55enne, anche per via della sua necessità di stipulare un mutuo per l’acquisto di una casa.

L’uomo si sarebbe rifiutato, e dopo tante insistenze la moldava gli avrebbe detto che se non gli dava subito 200mila euro, lei avrebbe rivelato al marito la loro relazione. Terrorizzato, alla fine, il maceratese si era convinto e aveva denunciato l’accaduto, chiedendo aiuto. Dopo le prime indagini, era stata chiesta l’archiviazione. Ma dopo l’opposizione dell’avvocato Andrea Tonnarelli, che assiste l’impiegato, l’inchiesta era andata avanti fino al processo. Secondo l’accusa, la donna cercando di ottenere 200mila euro dall’uomo lo avrebbe minacciato dicendogli che, in caso del mancato pagamento, lei avrebbe rivelato al marito della loro relazione sentimentale.

Per l’uomo erano stati mesi vissuti nella paura: uno stato di ansia e di stress che gli avrebbe provocato anche dei problemi di salute. Diversa la versione fornita dall’imputata, che sentita nel corso del processo aveva negato tutto.

La badante moldava aveva detto che era stato lui prima a corteggiarla a lungo e poi a prometterle un prestito. Alla fine, nei giorni scorsi, il processo si è chiuso con la condanna della 45enne moldava a tre anni e al pagamento di una multa 2mila euro, oltre al pagamento delle spese processuali.

Chiara Marinelli