
Katia Caldaroni, titolare della pescheria Km25 con il marito Pierluigi Campolungo
Pretendeva cibo e soldi, ma al rifiuto della commerciante ha dato in escandescenze e, impugnando una bottiglia di vetro, ha cominciato a minacciare i proprietari del locale. Che però sono riusciti a chiamare la polizia e a far arrestare il giovane extracomunitario, pluripregiudicato. È quanto accaduto intorno alla mezzanotte di venerdì, nella pescheria Km25, che si trova in via IV Novembre, una traversa di corso Cavour a Macerata. A raccontare la notte di paura vissuta è la civitanovese Katia Caldaroni, che gestisce la pescheria-ristorante insieme al marito Pierluigi Campolungo. "È cominciato tutto attorno alla mezzanotte, avevamo quasi finito di lavorare e stavamo chiudendo il locale – spiega –. A un certo punto si presenta questo ragazzo di colore, a cui già un’altra volta avevo dato da mangiare, chiedendogli però di non tornare perché mi era sembrato sempre su di giri, agitato. L’altra sera mi ha chiesto di nuovo da mangiare, ma anche il banco era vuoto e gli ho detto che non gli avrei dato niente. Da subito il ragazzo ha mostrato un atteggiamento aggressivo e al mio rifiuto ha cominciato ad agitarsi ulteriormente, dicendo che voleva i soldi. Urlava, era molto agitato".
In soccorso della commerciante, dal retro della pescheria, è arrivato il marito della donna, che ha accompagnato fuori il ragazzo. "Lui urlava, ci insultava – prosegue Caldaroni –, ne è nata una colluttazione in strada, davanti al locale, e mio marito si è anche ferito a una mano. Prima di entrare nella pescheria, il ragazzo aveva appoggiato un sacchetto vicino alla ruota di un’auto parcheggiata. Una volta in strada: è andato a prenderlo minacciandoci. Dentro al sacchetto vedevamo una cosa lunga, temevamo potesse avere un coltello, poi abbiamo capito che era una bottiglia di vetro. Per evitare conseguenze, ci siamo chiusi dentro la pescheria, anche se non avevamo la chiave per bloccare la porta. Lui ha cominciato a picchiare con la bottiglia sul vetro del locale, ci urlava di tutto. Ci minacciava di morte, diceva che ci avrebbe ammazzato, che ci avrebbe tagliato in due. Noi da dentro gli dicevamo che stava arrivando la polizia, ma lui diceva che non gliene fregava niente". A un certo punto il ragazzo ha smesso, e sembrava sul punto di allontanarsi. "Noi ci siamo affacciati in strada, ma lui è tornato alla carica, sbattendo contro la vetrina e minacciandoci". Nel frattempo era partita la chiamata alle forze dell’ordine, con gli uomini della Squadra Volante che sono riusciti a bloccare lo straniero, risultato poi già noto alle forze dell’ordine. "Mio marito – conclude Caldaroni – è stato portato in ambulanza al pronto soccorso per accertamenti, ma per fortuna non è niente di grave. Però è stato davvero molto brutto".
Il giovane pluripregiudicato è stato poi portato negli uffici della Questura per le formalità di rito. Qui è poi arrivato anche Campolungo per formalizzare la denuncia di quanto accaduto. L’uomo è stato anche medicato dal personale sanitario del pronto soccorso. Nella mattinata di ieri l’extracomunitario è stato portato nel carcere di Montacuto: per lui l’accusa è di tentata rapina.