Tentato furto alla chiesa di Sant’Agostino

I malviventi hanno forzato e messo fuori uso la porta che si trova dietro l’altare maggiore: ridotta l’apertura, ora solo dalle 17 alle 19

Tentato furto alla chiesa di Sant’Agostino

Tentato furto alla chiesa di Sant’Agostino

di Asterio Tubaldi

Un tempo rubare in chiesa era considerato un atto sacrilego e anche i ladri evitavano di profanare il tempio della fede. Oggi, invece, sono sempre più frequenti i furti in chiesa dove le cassettine delle elemosine rappresentano un’attrattiva irresistibile per chi si accontenta anche di pochi spiccioli. Quello che è accaduto, invece, venerdì pomeriggio nella chiesa di Sant’Agostino rappresenta un atto ben più grave del solito scasso delle cassettine per l’elemosina, perché i ladri, o il ladro, hanno cercato di raggiungere i locali della sagrestia entrando da una porticina che si trova dietro l’altare maggiore, nell’area riservata al coro. Una porta storica che non hanno esitato minimamente di forzare e, non riuscendoci con le buone, hanno iniziato ad usare le maniere forti sino a metterla fuori uso. Un danno economico per il Comune, dato che la chiesa è di sua proprietà, senza che i malviventi raggiungessero il loro obiettivo, e cioè quello di rovistare all’interno della sagrestia con la speranza di impossessarsi del denaro che viene raccolto durante le funzioni religiose. I malviventi, infatti, sono stati disturbati dall’arrivo di una parrocchiana che è solita aiutare il curato nell’attività della parrocchia. La sua presenza, avvertita dai ladri, li ha messi in fuga. Questi, per non farsi sorprendere, sono precipitosamente fuggiti attraverso una porta che dalla sagrestia si apre all’interno del Chiostro di Sant’Agostino. Il parroco, don Roberto Zorzolo, con sommo dispiacere è stato costretto a chiudere la chiesa e ad avvisare con un cartello i fedeli che la casa di Dio aprirà solo la sera, dalle 17 alle 19, per permettere la celebrazione del rosario e della messa vespertina. Si legge poi che "nel resto della giornata rimane chiusa fino alla riparazione dei danni vandalici". Don Roberto, infatti, non si fida a tenere aperta la chiesa con una porta interna che permette di raggiungere la sagrestia e i locali interni dell’antico Chiostro, compreso la parte dove si trova l’organo. Altro rammarico per il parroco è che la chiesa, finché il Comune non riparerà la porticina lesionata, rimarrà chiusa e quindi non potrà essere visitata dai turisti che pure entravano volentieri, non per altro perché fa parte integrante dell’antico convento degli agostiniani dove si eleva il campanile noto come "La Torre del Passero solitario", reso immortale dai versi del poeta Giacomo Leopardi. Sono molte altre in città le chiese che, purtroppo, sono prese di mira e fra queste, oltre quella di Sant’Agostino, quella di Sant’Anna, lungo Corso Persiani, in centro storico e di Cristo Redentore a Villa Teresa.