Tentato stupro Macerata, il questore. "Dobbiamo capire perché quell'uomo era in città"

Il questore: episodio preoccupante, ma la reazione delle forze dell’ordine è stata immediata

Il questore Antonio Pignataro: "Macerata è una città sicura"

Il questore Antonio Pignataro: "Macerata è una città sicura"

Macerata, 29 dicembre 2019 - ​«Quanto accaduto è grave e preoccupante, ma la reazione della polizia è stata immediata: non si può dire che questa non sia una città non sicura, è un’offesa per noi e per quello che abbiamo fatto". Il questore Antonio Pignataro mette in luce la reazione pronta delle forze dell’ordine, di fronte a quanto accaduto l’altra sera in centro, quando una studentessa di 19 anni è stata aggredita da un marocchino che appena uscito dal carcere. Ma senza nascondere gli aspetti poi preoccupanti della vicenda. In primo luogo, cosa ci faceva un marocchino appena scarcerato da Firenze a Macerata? "Conosceva qualcuno qui, ma non ha detto cosa fosse venuto a fare – spiega –. Possiamo fare deduzioni, visti i suoi precedenti, e ci saranno delle indagini". È preoccupante che appena scarcerato, dalla Toscana abbia pensato di venire qui. "Ma la città è sicura e tranquilla. Quanto accaduto è la dimostrazione tangibile della presenza di tutte le forze dell’ordine, della polizia, dei carabinieri e della Finanza. Macerata è una città molto ospitale, ma ancora una volta vede la sua fiducia tradita da chi pensa di potere venire qui a delinquere. Però noi ci siamo, interveniamo e non lasciamo spazio. Abbiamo fatto continui arresti e denunce per spaccio. Teniamo presente che questo fenomeno esiste in tutta Italia, anche perché la droga è diffusissima ed è come se fosse accettata, quasi normalizzata. Tutti i ragazzi che escono di casa si vedono propinare sostanze". Oltre alla repressione, che cosa si può fare? "Ci vuole una rivoluzione culturale. Tutti i genitori raccontano di avere paura quando i figli escono di casa la sera, ma non hanno la forza di imporre un cambiamento. A volte scoprono che proprio i loro figli spacciano e li difendono, ma capita anche che siano i genitori a denunciare i figli: in certi casi, è meglio avere un ragazzo sotto il controllo della polizia invece che della malavita. La vera vergogna è l’indifferenza, per la quale tutti sanno ma nessuno parla. Non può essere una lotta solo di forze dell’ordine contro gli spacciatori; tutti, in primis le famiglie, devono schierarsi".

Macerata ha statistiche preoccupanti in materia di stupefacenti. "Ma la città è sicura. Tutti i rapinatori sono stati presi, e tutti gli autori di furti, e gli spacciatori. Questo enorme lavoro ha alzato le statistiche, ma una città più sicura non si trova. Anche in questo caso, c’è stata una tentata violenza, ma c’è stato subito l’arresto. Dire che questa città non è sicura è una offesa per noi: gli atti parlano di quanto in concreto è stato fatto. Quello che accade viene fronteggiato. La polizia è presente. I fatti destano preoccupazione, ma non si può dire che poi non ci sia una risposta".