Terremoto, nelle Marche una notte di paura. I volti degli sfollati

Registrata alle 2.27 una replica di magnitudo 4.2 dopo la forte scossa di 6.5 di domenica mattina. Renzi: "Tutti in albergo". Ceriscioli: "Assistite 15mila persone"

Tolentino, la notte trascorsa anche nei lettini da spiaggia (foto LaPresse)

Tolentino, la notte trascorsa anche nei lettini da spiaggia (foto LaPresse)

Macerata, 31 ottobre 2016 - Prima notte del dopo terremoto trascorsa in auto, nelle strutture di accoglienza o negli hotel della costa per la popolazione colpita dal nuovo terremoto tra Umbria, Marche e Lazio. Diverse le scosse avvertite chiaramente anche nella zona di Norcia, la più forte di tutte, di magnitudo 4.2, registrata alle 2,27 dai sismografi dell’Ingv.  Prosegue intanto il lavoro della Protezione civile e degli altri soccorritori impegnati sul campo: oltre 15mila le persone assistite. Alfano promette: subito prefabbricati per gli sfollati.

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RENZI "Credo che per tutti ci sarà la possibilità di stare in albergo e poi per tutti le casette di legno. Infine la ricostruzione dei paesi come erano e dove erano". Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi (leggi l'articolo).

ASSISTITE 15MILA PERSONE La notte scorsa sono state assistite in maniera diretta nelle Marche circa 15mila persone (FOTO). Lo ha confermato il presidente della regione Marche, Luca Ceriscioli. "Ovviamente rappresentano solo una piccola parte di tutte le persone che hanno dormito fuori casa - ha spiegato Ceriscioli - in sistemazione autonoma o nelle auto, anche in città importanti come Ascoli Piceno, Macerata, Fermo". Ceriscioli ha aggiunto che "lo sforzo che stiamo facendo nelle Marche non è paragonabile a quello di nessun' altra regione. Gran parte delle scosse sono avvenute nel nostro territorio: tutta la provincia di Macerata, gran parte della provincia di Fermo, tutta la provincia di Ascoli e adesso anche la provincia di Ancona, hanno segnalato danni importanti, e le persone sono uscite di casa. Lo sforzo della Protezione civile è stato imponente - ha detto il presidente della regione - . Speriamo di poter continuare con questo impegno anche nelle ore successive, perché in realtà uomini e donne sono sotto pressione dal 24 agosto in maniera molto pesante".

LA RIUNIONE STRAORDINARIA  "Serve subito un ospedale da campo ad Amandola, la situazione è grave e non si può aspettare". L'appello è dell'assessore regionale Fabrizio Cesetti a seguito della terribile scossa di domenica mattina che ha messo in ginocchio il Fermano. Ma anche i sindaci gridano: "Siamo soli nella più grande emergenza mai avuta in queste zone. Devono aiutarci perché non riusciamo a far fronte ai sopralluoghi e alla sistemazione degli sfollati". Le due richieste sono state fatte nel corso della riunione straordinaria del Centro coordinamento soccorsi, tenutasi nella sede della Provincia di Fermo, per analizzare la drammatica situazione in cui versa il Fermano: oltre 1.300 sfollati e tutti i 40 Comuni che registrano inagibilità di abitazioni, edifici pubblici e luoghi di culto.

RIAPERTA LA SALARIA  La strada statale 4 Salaria dal km 146+170 al 146+300 Comune di Arquata del Tronto che aveva una riduzione con senso unico alternato per frana, è stata aperta a tutti i veicoli. E’ quanto ha comunicato la polizia di Stato nel punto sulla viabilità. La s.S. 685, invece, è aperta a tutti i veicoli con peso complessivo fino a 3,5 tonnellate fino al km 1+900; oltre il km 1+900 la strada è chiusa. Infine la S.S.685 Ascoli /Norcia è chiusa al Km. 3+700 per un viadotto pericolante fino al km 38; i mezzi di soccorso possono circolare tra il km 22 e il km 38. Resta al momento chiusa anche la strada statale 4 "Salaria" in provincia di Rieti, tra Amatrice e Accumoli.

CON I CASCHI IN CASA Molte le persone a Tolentino che protette dai caschi e accompagnate dai vigili del fuoco hanno cercato di portare fuori dalle proprie abitazioni preziosi, vestiti e tutto il necessario per restare fuori casa nei prossimi giorni. 

LETTINI DA SPIAGGIA PER GLI SFOLLATI Tutti gli spazi, compatibilmente con le disponibilità, sono stati attrezzati a Tolentino con brandine e anche con lettini da spiaggia messi a disposizione dagli stabilimenti balneari di Civitanova Marche e Potenza Picena.

LA CUCCETTA DEL TRENO COME GIACIGLIO Per un immediato riparo e supporto logistico alle persone rimaste senza abitazione Trenitalia ha inviato alla stazione di Fabriano (Ancona) cinque vetture cuccette che hanno reso disponibili 300 posti letto per le persone sfollate. 

CENTRO SMISTAMENTO I duemila sfollati per il terremoto arrivati domenica da tutte le Marche nel centro di smistamento di Porto Sant'Elpidio (Fermo) sono già stati collocati tutti nelle strutture di accoglienza della zona. Nel centro turistico sul lungomare, a pochi passi dalla spiaggia, che funge da hub dell'assistenza sono ospitate circa 500 persone della prima ondata successiva al sisma del 26 ottobre, in hotel e lunghe file di bungalow. All'ingresso, in un piazzale, ci sono la reception della Protezione civile, un gazebo di 'distribuzione materiale' - tra cui vestiti, intimo, prodotti per la casa - un'infermeria da campo dell'Esercito. Al gazebo un avviso offre l'opera di una parrucchiera con il 50 per cento di sconto. In un altro si distribuisce l'acqua.

LA FARMACISTA DI MUCCIA APRE ANCHE OGGI  Caschetto bianco in testa e camice di rigore, Nadia Moreni non molla e apre la sua farmacia, anche se ogni tanto le scosse sismiche la costringono a uscire in strada. Nadia è la farmacista di Muccia, uno dei comuni del maceratese investiti dal sisma di mercoledì e di ieri, ed ha una parafarmcia a Maddalena, frazione di Muccia e distante una ventina di chilometri da Visso. Quella principale è inagibile, come pure la casa della dottoressa. Ma Nadia non si è arresa e non intende far venir meno il suo sostegno alla gente del posto, specie gli anziani e in particolare quelli costretti a terapia insulinica. E quindi tra una scossa sismica e l'altra è riuscita a recuperare un bel po' di medicine dalla farmacia di Muccia e a portarle nella parafarmacia di Maddalena, che così ora cumula le due specialità.