Terremoto, 'Babbo Natale non trema'. Regali per i bimbi sfollati

La pagina Facebook raccoglie migliaia di adesioni sul web

Il presepe della Croce Rossa a Visso (Calavita)

Il presepe della Croce Rossa a Visso (Calavita)

Macerata, 14 dicembre 2016 - È Natale per ogni bambino e due papà hanno così sentito il bisogno di rivolgere il pensiero ai piccoli che quest’anno passeranno le feste nelle zone colpite dal terremoto. Hanno aperto una pagina Facebook «Babbo Natale non trema» e in pochi giorni hanno avuto oltre 15mila visualizzazioni e 1.800 messaggi da gestire. Con un obiettivo: inviare un regalo per ogni bimbo.

L’idea è venuta a Matteo Bertucelli, ingegnere informatico di Santa Margherita Ligure, e si è trasformata in realtà grazie all’ex compagno di banco delle superiori Fabio Storelli, gestore di un locale e volontario della Protezione civile in Liguria, con un’esperienza alle spalle del sisma di Foligno e Aquila, e contatti con le squadre che in questi giorni sono a Pieve Torina.

«Non raccogliamo soldi – spiega Fabio – chi vuole partecipare all’iniziativa «Babbo Natale non trema», ci contatta e invia direttamente un dono acquistato online o spedito da casa. Il nostro punto di riferimento finora sono infatti le scuole, che ci forniscono gli elenchi degli alunni di materne, elementari e medie (anche perché molti bimbi adesso vivono in tende, roulotte). In base a queste liste che ci arrivano, noi mandiamo un messaggio privato per ogni utente che vuole inviare il dono dandogli nome ed età del bambino, così in base agli anni e al fatto se sia maschio o femmina il regalo è mirato, allegando l’indirizzo. La scuola si fa carico dei doni e, entro Natale, li consegnerà ai vari piccoli studenti».

Ad oggi sono stati assegnati e inviati 86 regali a Pieve Torina, 170 a Camerino, il cui dirigente scolastico ha spedito ai due «Babbi Natale» una lista per altri 420 alunni, 32 ad Amatrice. Anche la scuola-tenda di Pievebovigliana ha fatto richiesta. Al momento ci sono 250 persone in attesa di un nominativo. La pioggia di cadeaux è scesa non solo dall’Italia, ma anche da Germania, Francia, Spagna, Stati Uniti, che hanno acquistato da siti italiani. E i messaggi stanno arrivando persino da Indonesia e Giappone. Giocattoli, libri, lettori mp3 per ascoltare musica, ma anche computer (malgrado gli organizzatori cerchino di fare in modo che i regali siano dello stesso livello per ogni bambino) saranno scartati sotto un albero improvvisato. «Sia io che Matteo abbiamo figli – conclude Fabio – e so cosa significa vivere una simile situazione di emergenza. Era fisiologico fare qualcosa. Dovevamo pensare anche a figli non nostri, è come se lo fossero».