Macerata, terremoto. Conclusi i 2.900 sopralluoghi, 750 edifici privati inagibili

Il bilancio: sono 200 le ordinanze ancora da notificare. Ricotta assicura: “Sarà tutto completato entro fine ottobre”

Terremoto un anno dopo

Terremoto un anno dopo

Macerata, 12 ottobre 2017 - «Su 2.900 sopralluoghi svolti su edifici privati in città, sono 750 quelli non utilizzabili. Sono stati effettuati sopralluoghi anche su 100 edifici pubblici. Le 3.000 verifiche sono state completate a fine settembre». Lo spiega l’assessore ai lavori pubblici Narciso Ricotta. Ora si attendono le ordinanze che deve emettere il Comune, e che però procedono a rilento. In tanti sono ancora in attesa del documento che attesta l’inagibilità, requisito necessario per accedere, tra le altre cose, al contributo autonoma sistemazione (Cas). Di quelle 750 ordinanze di inagibilità, parecchie sono arrivate ai cittadini soltanto negli ultimi giorni: il Comune è a quota 550 ordinanze notificate, ne mancano ancora 200 da consegnare.

«Completeremo la notifica ai cittadini di tutte le ordinanze di inagibilità entro la fine di ottobre», precisa l’assessore Ricotta, specificando che non tutti i casi sono uguali. In alcuni, infatti, l’ordinanza viene consegnata alla singola famiglia, in altri all’amministratore di condominio. Ai cittadini a cui non è ancora arrivata la comunicazione tocca intanto pagare l’affitto dell’abitazione che hanno trovato in alternativa a quella inagibile, nella fretta di individuare una soluzione dopo il sopralluogo «Fast» che dichiarava la non utilizzabilità dell’edificio o dell’appartamento.

Le ordinanze stentano ad arrivare considerando il gran numero di edifici risultati inagibili, all’indomani dei sopralluoghi che sono andati anch’essi a rilento. È il caso di una famiglia di Collevario, raccontato ieri dal Carlino: la coppia di insegnanti, Federica Peyrone e il marito Leonardo Marchegiani, spendono 600 euro di affitto da luglio, pagando di tasca propria, in attesa dell’ordinanza del Comune. Finché non arriva, non può partire infatti l’erogazione del contributo autonoma sistemazione.

«Ma quei soldi li stanno soltanto anticipando – sottolinea Ricotta –, saranno loro restituiti appena ci sarà l’ordinanza e quindi l’accesso al contributo di autonoma sistemazione. Riavranno i soldi dell’affitto di questi mesi. Tengo a precisare, comunque, chi non può anticipare il denaro per l’affitto non è costretto a prendere un’abitazione – conclude l’assessore –, c’è la possibilità di andare in albergo. Il sistema messo in piedi dopo il terremoto va incontro a ogni tipo di situazione. In ogni caso, a questa famiglia spetterà un contributo di autonoma sistemazione di 700 euro mensili».

c. g.