Terremoto, a Camerino riaperto corso Vittorio Emanuele II

Quattro anni e mezzo dopo il terremoto, riapre il corso principale nel cuore della storica cittadina. Il sindaco: "Dedicato ai giovani e a chi non può rientrare nelle proprie case. Avanti con la ricostruzione"

Il sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, sposta le transenne che delimitano la zona rossa

Il sindaco di Camerino, Sandro Sborgia, sposta le transenne che delimitano la zona rossa

Camerino (Macerata). 24 gennaio 2021 - Sono passati quattro anni e tre mesi dal terremoto dell’ottobre del 2016, che ha duramente colpito le Marche e l’entroterra maceratese, ma finalmente è arrivato il primo, concreto segnale di ricostruzione del centro storico di Camerino, finora completamente zona rossa: la riapertura di corso Vittorio Emanuele II. Ieri, alle 15.30, il sindaco Sandro Sborgia ha simbolicamente spostato la transenna che delimitava l’ingresso nella zona rossa dal corso, alla presenza dell’arcivescovo Francesco Massara, del rettore Unicam Claudio Pettinari, del consigliere regionale Renzo Marinelli, del presidente della Provincia, Antonio Pettinari, di assessori e consiglieri di maggioranza. Poi la breve passeggiata delle autorità, in diretta streaming. Via d’ingresso principale del centro storico della città ducale, il corso è il primo tratto a tornare fruibile della zona rossa, che comprende ancora il centro e buona parte dei quartieri vicini, nonché delle frazioni del Comune di Camerino. Interamente chiuso da più di quattro anni, il centro storico vede la maggior parte degli edifici storici, di quelli pubblici e delle abitazioni inagibili o in via di demolizione per gli ingenti danni subiti. Nei giorni scorsi, era giunta la conferma della possibilità della riapertura di parte del corso, in seguito all’ultimo sopralluogo nei cantieri di lavoro, da parte del commissario straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini e del sindaco Sborgia. L’ultimo anno e mezzo di lavori è stato focalizzato nel mettere in sicurezza tutti gli edifici lungo corso Vittorio Emanuele II, così da rendere possibile l’inizio della ricostruzione vera e propria. "Non è il giorno del trionfo – ha affermato il sindaco Sborgia –, ma è da ora che si riparte con la vera ricostruzione. Oggi rinnoviamo l’impegno che abbiamo preso con la cittadinanza quando ci siamo proposti per guidare la città". Corso Vittorio Emanuele II è stato sempre il cuore della cittadina di Camerino e del centro storico racchiuso nelle mura quattrocentesche dell’antico ducato dei Varano. Turisti, residenti e studenti animavano la via giorno e notte. "Dedichiamo questa riapertura ai giovani che riscopriranno questo luogo – ha proseguito il sindaco –, e a coloro che non sono potuti rientrare nelle loro case". Sede della prestigiosa Università e centro culturale e sociale dell’appennino marchigiano, Camerino ospita numerosi palazzi di rilevanza storica e architettonica. "A breve, partiranno i lavori al palazzo ducale, una volta sede della scuola di giurisprudenza e del rettorato – ha detto il rettore Claudio Pettinari –. Ho camminato su questi sampietrini molte volte da ragazzino e da studente, ma per la prima volta da rettore". L’arcivescovo di Camerino – San Severino, Francesco Massara, ha confermato che a breve riaprirà anche palazzo Bongiovanni, sede di un collegio studentesco, e che "il corso riporterà rumore dove non c’era, quindi ritroveremo speranza e gioia". Presente anche Renzo Marinelli, consigliere regionale, che ha portato i saluti della giunta e del presidente Acquaroli, garantendo impegno per le aree interne e la ricostruzione. Il presidente della Provincia, Antonio Pettinari, ha ricordato il gesto di Papa Francesco, che ha celebrato la messa a Camerino nel giugno del 2019. «Il coraggio , la tenacia e la determinazione che stanno dimostrando i cittadini sono nostre caratteristiche. C’è bisogno di opere come questa e Camerino per la sua storia e cultura è l’esempio della compattezza delle istituzioni e lo è anche per tutta la nostra area montana. Non ci può essere miopia tra chi dice che montagna e area interna non sono rilevanti".