Terremoto esenzione ticket scaduta, la rabbia dei comitati. "Scandaloso"

Al contrario di Emilia e Lazio, nessuna proroga nelle Marche

Il coordinatore dei comitati terremoto Centro Italia Francesco Pastorella

Il coordinatore dei comitati terremoto Centro Italia Francesco Pastorella

Macerata, 23 settembre 2018 - Il 31 agosto sono scadute le esenzioni sanitarie straordinarie con il codice T16 sulle ricette per i residenti nei Comuni colpiti dal terremoto e la Regione Marche per ora non ha previsto una proroga. Una decisione che il coordinatore dei comitati terremoto Centro Italia Francesco Pastorella definisce «scandalosa».

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«Sia la Regione Lazio che la Regione Emilia-Romagna (per il sisma del 2012) hanno prorogato al 31 dicembre 2018 il termine per l’esenzione dal pagamento del ticket sulle prestazioni sanitarie, tramite l’indicazione del codice T16 per la popolazione terremotata – spiega Pastorella –. Tale esigenza non è al contrario stata sentita come necessaria dalla Regione Marche, dove l’esenzione persiste unicamente per le visite mediche già prenotate con la prescrizione antecedente al 31 agosto e da effettuarsi entro l’anno 2018. Di contro però continuiamo ad assistere a conferenze stampa e proclami volti a pubblicizzare l’elargizione di fondi a favore di iniziative che potrebbero, in rispetto alle urgenze derivanti dalle zone terremotate, attendere quantomeno il loro turno e invece le vediamo giganteggiare nei pensieri e nelle azioni di chi ci governa. Riecco le piste ciclabili, che avevano provato a finanziare con i soldi degli sms solidali, riecco altri 46,3 milioni di euro assegnati a questi progetti, a conferma dell’assoluta incapacità di individuare le giuste priorità a fronte delle reali esigenze del popolo».

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Il coordinatore si riferisce al programma finanziato dai fondi Ue che prevede una rete ciclabile di 432 chilometri, presentato l’altro ieri dal governatore Luca Ceriscioli. «Come condiviso con lo studio legale Alterego, impegnato da più di due anni al fianco dei cittadini terremotati del centro Italia, questa volta ci troviamo davanti a un tipo di denuncia diversa – prosegue –. Non insiste infatti sulla violazione o sul mancato riconoscimento di diritti normativamente previsti, ma perché attiene a scelte politiche delle istituzioni che percepiamo come profondamente ingiuste. Siamo davanti alla loro miopia, alla poca sensibilità. L’esenzione del pagamento dei ticket sarebbe stato un sostegno in più a una popolazione devastata anche a livello psicologico. Chi gestisce i soldi dovrebbe capire che vanno impiegati per le esigenze impellenti, in un contesto in cui la ricostruzione è ferma. La Regione Marche protesta perché il governo centrale non la ascolta – conclude Pastorella –, ma sono due anni che loro non ascoltano la propria gente».