Terremoto, ridotta la zona rossa di Gualdo. «Bello tornare a casa»

Cerimonia in piazza Vittorio Emanuele III: quaranta residenti di nuovo nelle abitazioni

La cerimonia in piazza Vittorio Emanuele III (foto Calavita)

La cerimonia in piazza Vittorio Emanuele III (foto Calavita)

Gualdo (Macerata), 5 giugno 2017 – «Gualdo riparte da qui», dice la bandierina verde che una bimba stringe tra le mani, mentre la madre spinge il passeggino all’interno del bellissimo centro storico di Gualdo. L’ultima volta che lo aveva potuto fare era otto mesi fa, prima delle cosse che hanno duramente colpito il centro storico. Ieri pomeriggio il sindaco, Giovanni Zavaglini, assieme al capo dipartimento della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, al prefetto, Roberta Preziotti, all’assessore regionale, Angelo Sciapichetti, al primo cittadino di Brenta (Varese), Vittorio Ballardin e a centinaia di concittadini ha riaperto piazza Vittorio Emanuele III e numerose vie del centro storico, restringendo così di molto la zona rossa. Una festa, quella organizzata dall’amministrazione comunale, con tanto di bandierine e palloncini, trampolieri e stornellatori e tanti tavoli in piazza per cenare tutti assieme, grazie alle specialità della Confraternita dello Spiedo tradizionale bresciano. «Oggi ridiamo alla nostra comunità la sua piazza – ha affermato poco prima del taglio del nastro il sindaco Zavaglini – e con essa la circolazione e la viabilità in buona parte del centro storico. La presenza dei vertici dell Protezione civile e del Prefetto mi onora, hanno subito accettato l’invito ad essere presenti e questo per noi è molto significativo».

La riduzione della zona rossa ha permesso a una quarantina di persone di tornare a casa, come conferma l’assessore Manila Isidori. E dopo il taglio del nastro, quasi con una timida dignità i gualdesi hanno ripercorso le viuzze che da sempre per loro vogliono dire casa, gli scorci, le piccole piazzette, quasi increduli e con il naso all’insù alla ricerca delle crepe, indelebili. «Siamo legati a questi luoghi non solo da un legame istituzionale ma da un affetto speciale – ha detto Curcio – e per noi essere presenti è un grande privilegio. Dobbiamo restituire a queste comunità i propri spazi, agevolare percorsi e non abbassare l’attenzione. Stiamo discutendo dell’apertura di tavoli specifici per Gualdo».

Alle parole di Curcio fanno eco quelle del pefetto. «Oggi dobbiamo fare festa – ha affermato – il vostro sindaco è un amministratore che si è speso e si spende moltissimo per la sua comunità. Purtroppo i tempi della burocrazia non sono coerenti con le esigenze ma stabiliranno un ordine pubblico durevole in questi anni, quello che meritano i cittadini maceratesi, che vanno protetti e salvaguardati, per i quali provo profondo rispetto e ammirazione». Vicinanza espressa anche dal sindaco Ballardin. «Questo silenzio mi terrorizza, ma voi meritate di riavere indietro il rumore, la partecipazione, la vita. Racconterò cosa ho visto alle mie comunità e amplieremo la nostra solidarietà per voi».

Eleonora Conforti