
Terremoto, il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini in visita alla zona rossa di Camerino (Foto Ansa)
Camerino (Macerata), 14 febbraio 2017 - Il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini è arrivato dopo mezzogiorno nella zona rossa di Camerino, in provincia di Macerata, per un sopralluogo dedicato agli effetti del terremoto sul patrimonio artistico delle Marche.
A Camerino è stato accolto in Piazza Duomo dal sindaco Gianluca Pasqui, che gli ha illustrato la situazione della cittadina, che prima del 30 ottobre aveva circa 7000 abitanti. Ora tutto il centro storico di Camerino è ’zona rossa’, quindi completamente disabitata, con la maggior parte delle case e dei palazzi lesionati.
Franceschini è arrivato davanti alla Chiesa distrutta di Santa Maria in Via. La Chiesa conserva numerose opere d’arte del Quattrocento e Cinquecento che i vigili del fuoco contano di cominciare a prelevare da domani. Sono in corso puntallamenti e opere provvisionali per mettere in sicurezza le strade di accesso, visto che i cedimenti della struttura sono continuati anche negli ultimi giorni. La Chiesa di Santa Maria in Via.era già stata lesionata nel sisma del 1997.
Il sindaco Pasqui ha chiesto a Franceschini di mantenere nel territorio comunale la maggior parte delle opere d’arte presenti negli edifici e nella chiese locali: “Tutte le opere d‘arte che dopo le scosse sono state trasferite in depositi temporanei, torneranno nei luoghi di provenienza. Questo compatibilmente con gli interventi di restauro e tutela necessari per ogni oggetto“. ha promesso Franceschini parlando a Camerino. “Non si ripeteranno gli errori del passato - ha detto il ministro - insieme ai sindaci dei vari territori stabiliremo dei tavoli dei percorsi e degli spazi idonei per ospitare le opere. Ad Ancona sono 700 quelle che fino ad ora arrivate dai centri terremotati“.
Per Franceschini sul fronte del recupero artistico si tratta di mettere in campo un‘operazione titanica, visto che nelle regioni colpite dal sisma sono state danneggiate oltre 3 mila chiese, con tutte il loro patrimonio. “Ci vorrà tempo“.
Dal canto suo il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui ha sottolineato al ministro “i ritardi negli interventi di messa in sicurezza delle chiese cittadine“. “Non possiamo aspettare mesi per agire e nel frattempo vedere che le strutture continuano a crollare. Queste sono l‘identità della nostra città“. Le opere d‘arte non lesionate di Camerino sono state trasferite in un deposito della Curia di Macerata a San Severino Marche.
La giornata di Franceschini si conclude ad Ancona, con un sopralluogo alle Mole Vanvitelliana, dove sono ricoverate molte opere d’arte salvate dal terremoto dello scorso anno.