Terremoto Marche, la Regione. "Lo smaltimento delle macerie può ripartire"

Dopo le analisi dell’Arpam: da giovedì via libera al Cosmari

Le macerie del terremoto delle Marche (Foto Calavita)

Le macerie del terremoto delle Marche (Foto Calavita)

Macerata, 3 aprile 2019 - «La settimana scorsa si è tenuto il tavolo tecnico con le strutture di supporto tecnico scientifico Arpam e Asur. Si sono valutate nuovamente le modalità di gestione del ciclo delle macerie e si stanno formulando le indicazioni al Cosmari per il riavvio delle attività, che probabilmente riprenderanno giovedì (domani, ndr)». È quanto annunciato dalla Regione, alla luce dell’esito dei risultati delle analisi effettuati sui campioni di macerie, che hanno evidenziato valori al di sotto dei limiti di legge. Lo scorso 19 marzo la società aveva sospeso l’attività di raccolta, trasporto e gestione delle macerie del terremoto. Ma, in base a quanto espresso dai vertici regionali, è plausibile che il Cosmari possa ripartire domani.

«Le indagini in corso sapranno fare chiarezza – proseguono da Palazzo Raffaello –. Per quelle che sono le normative vigenti riteniamo che il Cosmari abbia agito nel pieno rispetto dei requisiti di sicurezza per l’ambiente e per la salute pubblica. Siamo noi che abbiamo chiesto e chiediamo agli organi competenti i controlli. Ai cittadini interessa sapere che dopo la recente interruzione e l’ulteriore verifica delle procedure con tutti gli enti coinvolti, l’attività di raccolta delle macerie da parte del Cosmari potrà riprendere regolarmente nelle prossime ore».

Già dal giorno dello stop il governatore Luca Ceriscioli e l’assessore Angelo Sciapichetti avevano spiegato che le verifiche sarebbero state fatte «celermente per riprendere l’attività». Anche per non rallentare ulteriormente la ricostruzione. Finora, nelle Marche, sono state trattate circa 625mila tonnellate di macerie (le società coinvolte sono state HTR all’inizio, PicenAmbiente e Cosmari). In base al Piano, in totale ce ne sono un milione e 100mila tonnellate, per cui è stata superata la metà. Restano circa 400mila tonnellate di macerie pubbliche da raccogliere tra la provincia di Macerata e di Ascoli.

Nel Maceratese i Comuni con più detriti sono stati Castelsantangelo (circa 50mila raccolte), Visso (40mila), Ussita (36mila) e Pieve Torina (32mila). Manca però il dato su quante macerie rimangono in questi luoghi. Senza considerare poi quelle private. «Siamo convinti che tecnici e dirigenti del Cosmari – aggiunge Sciapichetti – abbiano agito secondo le procedure previste dalla legge. Le indagini proseguono ed è giusto che ognuno faccia il proprio mestiere, ma credo nella bontà delle operazioni effettuate finora».