Terremoto Marche, nuova scossa fortissima alle 7.41. Magnitudo 6.5

La scossa si è sentita in tutto il centro Italia, fino a Bolzano e a Napoli: tre persone estratte vive a Tolentino. Curcio: "Una ventina i feriti"

Vigili del fuoco a Castelsantangelo sul Nera (foto Calavita)

Vigili del fuoco a Castelsantangelo sul Nera (foto Calavita)

Macerata, 30 ottobre 2016 - Terremoto fortissimo di magnitudo 6.5 stamattina alle 7.41 nel Maceratese. La scossa, piuttosto lunga, si è avvertita da nord a sud: da Bolzano fino a Napoli. L'epicentro, ancora una volta, è stato registrato tra le Marche e l'Umbria: i comuni più vicini sono Norcia (Perugia), Preci (Perugia) e Castelsantangelo sul Nera (Macerata), a 10 km di profondità. Sono i dati dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Altre due scosse sono avvenute a distanza di pochi minuti: la prima, di magnitudo 4,6, è stata registrata dalla rete sismica dell'Ingv alle 7,44, e la seconda, di magnitudo 4,1, è avvenuta alle 8. Dopo il sisma, sono state localizzate alle 10 circa altre 50 scosse di magnitudo maggiore di 3.0. Attorno alle 19, altre due scosse di magnitudo 3. Alle 19,21, una replica di magnitudo 4, sono seguite altre due scosse di minore intensità alle 19.30 (magnitudo 2.6) e alle 19:36 (magnitudo 2.5).

FERITI E CROLLI - "E' il terremoto più forte dal 1980". A dirlo è il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio. "Confermo che abbiamo una ventina di feriti, alcuni in codice giallo", ha aggiunto Curcio. Di questi, 6 sono nelle Marche: a Cingoli una persona è rimasta contusa al ginocchio mentre scappava, ed è stata portata nell'ospedale di Jesi. A Tolentino un pachistano si è gettato nel vuoto dal Motel 77, è ricoverato a Macerata, ma non in pericolo di vita. A Porto Recanati due persone sono fuggite lanciandosi dalle finestre dell'Hotel House e due sono rimaste ferite per il crollo di calcinacci, nello stesso condominio multietcnico.

Si registrano crolli a Tolentino, comune già colpito dal sisma del 26 ottobre: qui 3 persone sono state estratte vive dalle macerie. Ad Ancona sono crollati calcinacci. Intanto altri danni si segnalano a Gualdo (Macerata), Castelsantangelo sul Nera e nella frazione di Nocelleto. Panico tra gli sfollati. La strada che collega Visso con Norcia è crollata a circa due chilometri dal comune marchigiano ed è dunque totalmente inagibile. Interi borghi distrutti. Il sindaco di Pievetorina ha chiesto aiuto: "Abbiamo bisogno di mezzi, di container", mentre il primo cittadino di Caldarola ha fatto sapere che l'80% delle case è inagibile, che la popolazione è tutta fuggita dalle abitazioni e che tutto il centro storico è ormai 'zona rossa'.

'Ferito' anche il Colle dell'Infinito a Recanati, ispirò la paesia più famosa di Giacomo Leopardi. A Frontignano di Ussita, sulle montagne del Maceratese, è crollato quasi completamente l'Hotel Domus Laetitiae, vicino agli impianti sciistici. 

SFOLLATI -  Il numero degli sfollati è salito nelle Marche a 25mila: è il dato aggiornato rilevato dai tecnici della Protezione civile. "Il numero - commenta il presidente della regione Luca Ceriscioli - è più che raddoppiato rispetto all'inizio del sisma. Ed è variabile, nel senso che dobbiamo considerare chi è ancora in casa e dovrà uscire e chi viceversa chi potrà rientrare. Ma è un numero enorme di persone". (VIDEO).  Per tutti si sta cercando di trovare una sistemazione. "Non vogliamo deportare le persone, ma che possano trascorrere una notte tranquilla. Non ha senso dormire in macchina", ha detto il commissario del Governo per la ricostruzione, Vasco Errani. Il capo della Protezione civile Marche, Cesare Spuri, ha sottolineato che si stanno monitorando anche le dighe (VIDEO)

MALORI - Moltissime persone, non solo nelle zone terremotate, hanno lasciato le proprie abitazioni per paura di una scossa più forte. In tutte le Marche la gente è scesa in strada. Vengono segnalati anche diversi malori. Tantissime le chiamate al centralino dei vigili del fuoco. A Fermo, un profugo ospite del seminario vescovile di Fermo si è lanciato da una finestra del secondo piano della struttura.

TESTIMONIANZE - Il sindaco di Ussita, uno dei comuni più colpiti dal sisma del 26 ottobre: "È crollato tutto, vedo colonne di fumo, è un disastro, in disastro! Dormivo in auto, ho visto l'inferno...". Anche i sindaci di Arquata e Amatrice (dove due persone sono state salvate dopo la scossa, nella frazione di Poggio Vitellino) riferiscono di nuovi, gravi crolli: ad Amatrice infatti sono crollate la torre civica e la chiesa di Sant'Agostino. Bloccata la Salaria (strade chiuse, leggi qui). "La nuova scossa di questa mattina ha danneggiato quello che era rimasto in piedi. Ora dovremo ripartire da zero", dice il sindaco di Arquata del Tronto Franchi. Disperato il primo cittadino di Castelsantangelo sul Nera, Mauro Falcucci: "E' una desolazione, silenzio e continuo sciame sismico, ormai sta diventando un paese fantasma. Sono rimasti solo 5 allevatori che hanno gli animali da accudire".

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IL SISMOLOGO - Questo sisma ha un'intensità tale da interessare una zona che si estende almeno per 20-25 chilometri, ha detto il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). "Interessa un'area ampia - ha aggiunto - localizzata tra quella che si è attivata con il sisma del 24 agosto e quella che si è attivata il 26 ottobre".

RENZI - Il premier Matteo Renzi è in costante contatto con il capo della protezione civile Fabrizio Curcio ha sentito anche i governatori di Marche e Umbria, Luca Ceriscioli e Catiuscia Marini.