Terremoto, il ristoratore cucina per tutto il paese: "Non lascio Monte Cavallo"

Renzo Budassi de «Il nido dell’Aquila» ha il locale inagibile: i clienti mi chiamano, riaprirò a Pasqua in una casetta di legno Pasti in tenda per le forze dell’ordine e i pochi rimasti in paese

Renzo Budassi nella cucina mobile (foto Calavita)

Renzo Budassi nella cucina mobile (foto Calavita)

Monte Cavallo (Macerata), 4 febbraio 2017 - «Ho avuto diverse proposte sia dalla montagna che dalla costa. Ma da qui non me ne vado: voglio ripartire con il mio ristorante». Per gli amanti della buona cucina dei Sibillini, Renzo Budassi è un’istituzione: il suo ristorante – «Il nido dell’aquila» – è la meta di un pellegrinaggio gastronomico che porta a Monte Cavallo avventori da tutte le Marche e non solo. Le scosse di ottobre hanno reso inagibile il locale, ma Budassi (che ha perso anche la sua casa a Muccia) non ha mai smesso di lavorare. È lui, infatti, a preparare da mangiare ai terremotati di Monte Cavallo, alle forze dell’ordine e a quanti lavorano in zona per fronteggiare l’emergenza terremoto.

«Lavoro nella cucina mobile sul piazzale – racconta –, e ogni giorno preparo una cinquantina di pasti». Budassi ha una convenzione con il Comune, ma finora ha anticipato tutte le spese. «Non è un problema – dice –, anche perché questa settimana dovrebbero pagarmi la prima fattura. Da qui non me ne vado, perché in dieci anni mi sono trovato sempre bene: resto per rispetto del sindaco e di questa gente, oltre che dei clienti che non smettono di telefonarmi. Una signora mi ha chiamato anche questa (ieri, ndr) mattina: voleva venire domenica prossima, nonostante le scosse».

Come tanti, Budassi fa il pendolare dal Natural Village di Porto Potenza, dove vive con la famiglia. «La mia casa è da demolire», dice. Ma il ristoratore non si perde d’animo, perché in suo aiuto si sono mossi alcuni imprenditori trevigiani, che finanzieranno e realizzeranno un nuovo ristorante in legno nel piazzale del paese. «Riaprirò per Pasqua», è la promessa di Budassi.