Terremoto, sfollati a Sarnano. Resta senza casa a 79 anni

L’odissea della famiglia Miliucci: "Dormiamo tutti in tenda" SPECIALE: FOTO E VIDEO - IL CONTO CORRENTE PER AIUTARE LE VITTIME

Utilia Scipioni, 79 anni, porta via le sue cose dall’abitazione a rischio crollo (foto Calavita)

Utilia Scipioni, 79 anni, porta via le sue cose dall’abitazione a rischio crollo (foto Calavita)

Sarnano (Macerata), 26 agosto 2016 - «Come se in casa fosse entrato un treno». Così la famiglia Miliucci descrive la prima grande scossa di martedì notte. E ieri mattina il padre Giulio e il figlio Emanuele ancora cercavano di recuperare vestiti e coperte dalla loro abitazione inagibile in contrada Giampereto, a Sarnano, aiutati dai parenti. Non trovano le parole nel ricordare quella notte, e nonna Utilia (Scipioni) non riesce a frenare le lacrime perché in 79 anni dice di non aver mai vissuto un simile spavento e si commuove pensando al nipote che si era preoccupato per lei in quei secondi interminabili.

«Sono saltato dal letto, la luce era andata via – spiega il proprietario di casa Giulio – ricordo quel boato e poi più niente. Ora dormiamo nella tenda allestita davanti casa tutti e quattro: io mia moglie, mia madre e mio figlio. In attesa di trovare un’altra sistemazione perché devono mettere i sigilli alla casa. Sta per crollare». Tra le macerie ci sono i sacrifici di una vita. Stessa storia per le famiglie sarnanesi di Schito e Bocca di Cane.

Mercoledì notte 40 persone, rimaste senza un tetto, hanno dormito al palasport; sono scese a 12 giovedì notte, avendo trovato accoglienza da amici e parenti. Nel centro storico è stata messa in sicurezza via Santa Rita e circa 250 cittadini, fino a ieri mattina, avevano fatto richiesta al centro operativo comunale per un parere tecnico sull’agibilità della propria casa. Il sindaco Franco Ceregioli ha invitato gli abitanti più fortunati ad ospitare gli sfollati (per le disponibilità è possibile chiamare i numeri 0733.659912 o 348.2871938).