Terremoto, sequestrato un camping a Ussita. Si dimette il sindaco Rinaldi

Il primo cittadino getta la spugna: «La ricostruzione non si farà mai»

Marco Rinaldi

Marco Rinaldi

Ussita (Macerata), 12 maggio 2017 - Si è dimesso Marco Rinaldi, sindaco di Ussita. La decisione del primo cittadino, in prima linea nell’emergenza terremoto, è arrivata dopo che il gip di Macerata ha firmato un decreto esecutivo di sequestro del camping ‘Il Quercione’, dove da anni sono posizionate cinque mobil house e un prefabbricato in legno, in quanto realizzati nell’area protetta del Parco dei Sibillini, inedificabile e in zona R 4.

«Tutta Ussita è in area protetta – ha detto Rinaldi –, questo vuol dire che la ricostruzione non si farà mai. Gran parte del territorio del Comune si trova nelle medesime condizioni del camping Il Quercione, con la conseguenza che non un prefabbricato, non una casetta di legno, non alcun altro immobile, non un solo ripristino dei vecchi impianti sportivi, compreso il palazzo del ghiaccio e la piscina, potranno mai essere messi in atto».

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Il camping è una vecchia struttura degli anni novanta, già oggetto di sanatoria, e attualmente non ospita sfollati del terremoto, tutti trasferiti sulla costa, anche se alcuni in questi mesi avevano sistemato lì beni personali nei container.

«Queste persone piangevano, quando sono arrivate le forze di polizia a mettere i sigilli», racconta Rinaldi. La procura, che ha chiesto e ottenuto dal gip il sequestro, gli contesta di aver consentito l’installazione delle mobil house e del gazebo in legno, oltre all’esecuzione di scavi, «in una zona asseritamente vincolata da inedificabilità assoluta per essere inserita in area vincolata paesaggisticamente. Zona R4, e all’interno del Parco dei Monti Sibillini».

Rinaldi ha protocollato la lettera di dimissioni, ma in base alla legge Rinaldi ha venti giorni di tempo di tempo per ritirarle, evitando il commissariamento del Comune.

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