Test di massa per scovare gli asintomatici Si parte da Macerata, Civitanova e Recanati

La Regione lancia lo screening per 800mila marchigiani: sarà su base volontaria, pronti a cominciare nel giro di quindici giorni. Il governatore Acquaroli in attesa dei risultati del tampone: "Sto bene e continuo a lavorare, ma non sono molto ottimista sull’esito"

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di Chiara Sentimenti

Ha fatto il tampone ieri mattina ed è in attesa della risposta che dovrebbe arrivare in giornata il governatore Francesco Acquaroli, ancora chiuso in casa dopo aver scoperto che la moglie è positiva al Covid. "Anche oggi (ieri, ndr) mi sento bene, ma non sono molto ottimista sull’esito del tampone", ammette sinceramente, preparandosi a stare chiuso in casa ancora per le prossime settimane. Ma questa attesa non ha fermato il suo lavoro e il contatto continuo con gli uffici della Regione. Proprio ieri, è stata annunciata la volontà di avviare uno screening di massa volontario alla popolazione.

Il punto Tamponi di massa, la Regione: "Pronti a testare 800mila persone" - Acquaroli: "Saranno rapidi e gratuiti per tutti"

Crediamo possa essere un’azione di prevenzione molto importante per cercare tutti quei casi che potrebbero risultare positivi pur essendo asintomatici – spiega il presidente –. Il servizio, a cui abbiamo lavorato con l’assessore Saltamartini e con gli uffici dovrebbe partire tra un paio di settimane, perché abbiamo bisogno di un po’ di tempo per organizzarlo". La Regione ha siglato un accordo con la Croce Rossa, per cui saranno utilizzate laddove possibile le loro sedi, poi ovviamente le strutture sanitarie del territorio e altri spazi eventualmente messi a disposizione dai Comuni. "Lo screening verrà effettuato con un test antigenico rapido, sarà gratuito e su base volontaria – continua ancora Acquaroli –. Il controllo sarà diviso in due fasi: la prima coinvolgerà le città con più di 20mila abitanti e la seconda tutte le altre". I primi Comuni a essere interessati, quindi, nel Maceratese saranno solo il capoluogo, Civitanova e Recanati, mentre tutti gli altri Comuni dovranno aspettare il "secondo turno" che partirà a gennaio. In questa prima fase saranno circa 800mila i test che la Regione metterà a disposizione. "Siamo molto orgogliosi di poter annunciare questo screening – aggiunge Acquaroli – e di poter mettere in campo altre forze, in così poco tempo, per provare a circoscrivere la platea degli asintomatici. Tenere bassa la curva dei positivi nella terza ondata, facendo sì che non coincida con con i mesi in cui abbiamo il classico picco dell’influenza, cioè gennaio e febbraio, crediamo sia non solo un grande risultato per la salute dei cittadini, ma anche un sollievo per le strutture sanitarie e per cercare di limitare i danni al settore economico".

In Alto Adige, dove è stato sperimentato uno screening di massa, sono state intercettate oltre 3mila persone asintomatiche. "Il problema iniziale, che ci ha spinto alla massima cautela – aggiunge l’assessore alla sanità Filippo Saltamartini – non era solo l’effettiva disponibilità dei test, ma anche la platea di soggetti in grado di somministrarli. Ora, grazie agli accordi siglati con le farmacie, con il personale sanitario, con i laboratori privati, con le Croci Rosse, con le università ovvero con gli studenti di Scienze infermieristiche, ma anche con i medici in pensione, siamo in grado di partire con lo screening".