Testimonianze e canti fino a Loreto "Aspettiamo la telefonata del Papa"

"Vorrà dire che starà meglio". Preghiere anche per la pace e gli alluvionati. In arrivo 120 pullman di fedeli

Testimonianze e canti fino a Loreto  "Aspettiamo la telefonata del Papa"

Testimonianze e canti fino a Loreto "Aspettiamo la telefonata del Papa"

di Lorenzo Monachesi

"La pace, gli alluvionati e la guarigione di papa Francesco: sono le tre intenzioni del pellegrinaggio Macerata-Loreto". È quanto ha detto Ermanno Calzolaio, presidente del comitato organizzatore della 45ª edizione di un avvenimento che accoglie migliaia e migliaia di persone che domani s’incammineranno dallo stadio Helvia Recina fino alla Santa Casa. Alle 20.45 il cardinale Angelo De Donatis, vicario di Papa Francesco, celebrerà la messa e alla fine il corteo si metterà in cammino. "Stiamo registrando – aggiunge Calzolaio – una consistente presenza: 120 pullman di cui due dalla Svizzera, ci saranno anche due persone brasiliane, ma tanti raggiungeranno Macerata con mezzi propri e non sono affatto da escludere che arriveranno pullman che non si sono registrati".

L’Helvia Recina sarà strapieno di persone. "Ricordo la prima volta, mi dicono – il vescovo Nazzareno Marconi torna indietro nel tempo – di fare un saluto, sono rimasto colpito da uno stadio strapieno di pellegrini di ogni età, dai tanti giovani, da chi non frequenta abitualmente la messa: c’era un popolo". Sulla consistente partecipazione si è soffermato il sindaco Sandro Parcaroli. "Ogni anno – ha detto – le presenze raggiungono numeri considerevoli e credo che ciò dimostri il bisogno di stare insieme, di condividere la fatica durante il tragitto e di pregare. Non ho mai partecipato, ma prima devo allenarmi".

C’è fiducia perché si possa ascoltare la voce di papa Francesco durante il pellegrinaggio. "Ci siamo visti alla benedizione della fiaccola – dice Monsignor Giancarlo Vecerrica, l’ideatore 45 anni fa di questa iniziativa – e mi ha confermato che ci telefonerà, è quanto speriamo perché vuol dire che sta meglio". Il Santo Padre è stato infatti ricoverato per sottoporsi a un intervento programmato.

Oggi la fiaccola da Assisi sarà portata a Camerino; domani i tedofori partiranno da San Severino e toccheranno Treia, Appignano e Montefano per raggiungere Osimo, alle 15 partiranno per arrivare attorno alle 19.30-20 a Macerata passando per Montefano e Montecassiano. Sarà un pellegrinaggio con tante testimonianze. "Alcune saranno in presenza e altre registrate. Ci sarà quella di una diciannovenne – dice Calzolaio - che lo ha fatto 19 anni fa sulla carrozzina. Il padre e la madre avevano partecipato nell’edizione precedente chiedendo la grazia di diventare genitori e l’anno dopo, quando è nata la figlia, si sono messi in cammino tutti e tre per raggiungere Loreto. Lei sarà presente per scoprire cosa è il pellegrinaggio".

"Chi cerchi?" è il tema del pellegrinaggio ed è la domanda che Gesù rivolge a Maddalena all’alba di Pasqua. "Si attendeva – spiega Marconi – di vedere sulla tomba un Gesù morto, del passato e invece ha davanti un Gesù vivo. È una sfida, dobbiamo avere il coraggio di proporre di fare un’esperienza per incontrare un Gesù vivo capace di riempire il futuro". Anche monsignor Vecerrica si sofferma su questa domanda. "È un tema azzeccato, non è una caccia al tesoro, ma è una sorta di educazione a vivere la vita come un pellegrinaggio, “chi cerchi?“ vuol dire mettersi in cammino e tanti pellegrinaggi sono nati in modo spontaneo e familiare per ringraziare". E dopo tanto camminare si arriva alla meta. "È uno dei momenti più emozionanti, quando all’alba – dice il vescovo Marconi – s’intravvede Loreto e capisci che c’è una meta, che è raggiungibile. È un segno di speranza".