Tolentino, la Basilica di San Nicola pronta alla riapertura

Fedeli e turisti potranno tornare negli ambienti sacri dopo i lavori per i danni del sisma del 2016

I vigili del fuoco al lavoro nella basilica di San Nicola

I vigili del fuoco al lavoro nella basilica di San Nicola

Tolentino (Macerata), 15 dicembre 2018 – Mancano poche ore a Tolentino alla grande riapertura, in programma domani, domenica 16 dicembre alle 9.30, della Basilica di San Nicola, oggetto di importanti lavori di messa in sicurezza per i danni del sisma del 2016Saranno il vescovo Nazzareno Marconi, il sindaco Giuseppe Pezzanesi, padre Luciano De Michieli, priore provinciale degli agostiniani d’Italia, e padre Giustino Casciano, priore della comunità agostiniani di Tolentino ad aprire il grande portone, realizzato in occasione del Settimo centenario della morte di San Nicola, che consentirà ai fedeli ma anche a tanti turisti, di entrare nuovamente nella Basilica.A seguire, l’illustrazione dei lavori di messa in sicurezza degli ambienti sacri e alle 10.30 la messa solenne celebrata dal vescovo Marconi e accompagnata dalla schola cantorum ‘G. Bezzi’ della Basilica di San Nicola.Sarà nuovamente aperta al pubblico la navata principale, essendo stata montata una rete di sicurezza che protegge il prezioso soffitto a cassettoni. Chiusi la cappella del santissimo costruita dal pittore Francesco Ferranti e il presbiterio. Montati un nuovo altare e recuperata dal museo del Santuario la pala in legno ‘Lo sposalizio mistico di Santa Caterina tra i Santi Agostino, Nicola e Apollonia’ a cui saranno nuovamente affiancati ‘L’Eterno’ in cornice cuspidata e ‘La deposizione’ i quali facevano parte di un’unica opera dipinta tra il 1518 e il 1525 e attribuita a Marchisiano di Giorgio, un pittore tolentinate di origine slava recentemente riscoperto da Giorgio Semmoloni.

La parte centrale della grande ‘cona’ è stata rinvenuta, qualche anno fa, nei depositi della Galleria Nazionale di Arte Antica di Roma. L’opera, per molti anni, è stata la pala posizionata nel presbiterio, proprio dietro l’altare e quindi, dopo molti secoli, seppur incompleta, torna nella navata centrale della Basilica. Aperta anche la cappella delle Sante Braccia dove è stato sistemato il corpo del Santo e il Cappellone trecentesco i cui preziosi affreschi sono in parte visibili.

Da sottolineare che il lavoro più complesso di messa in sicurezza ha riguardato lo spazio di collegamento tra la navata centrale, il cappellone e la cappella delle santa Braccia, che risulta essere particolarmente danneggiato.