Tolentino, sfratto all'Hotel 77. "Via gli sfollati entro mercoledì"

Termine ultimo fissato per il 29 novembre

Alcuni degli sfollati all'Hotel 77

Alcuni degli sfollati all'Hotel 77

Tolentino, 23 novembre 2017 - «Ci avevano garantito che avremmo avuto tempo fino a fine febbraio per trovare una nuova sistemazione, invece adesso, all’improvviso, abbiamo saputo che l’ufficiale giudiziario ha fissato come termine ultimo mercoledì, il 29 novembre. Una doccia fredda, speriamo non sia vero, altrimenti come riusciamo in una settimana a risolvere il problema?». Se lo chiedono preoccupate le 84 persone che dopo il terremoto, avendo perso casa, hanno trovato alloggio all’Hotel 77 a Tolentino. Ora dovranno lasciarlo, dopo che la struttura è stata acquistata da una nuova proprietà. Tra questi, invalidi, anziani e bambini. Ieri sera alle 18.30, nell’albergo, si è svolta una riunione informativa per gli sfollati della città.

«Il vicesindaco Silvia Luconi, il responsabile dei servizi sociali Maria Pia Branchesi e l’assessore ai servizi sociali Francesco Colosi – spiegano l’84enne Luisa Branchesi e il compagno Gino Salvatori, di 86 anni – ci hanno dato questa notizia. Ma io sono invalida, Gino è malato di cuore, ieri abbiamo speso 200 euro per una visita. Che fine facciamo tra qualche giorno?». Hysendhina Sezaj non ha l’auto, e dice che il marito è invalido al 100 per cento e ha vari problemi di salute piuttosto gravi. «Non posso portarlo ai container – afferma – dove ci sono in bagni in comune. Non ci sarebbero le condizioni adatte». E non dimentica il recente caso di tubercolosi. Tra le soluzioni prospettate dall’amministrazione ci sarebbero infatti gli spazi rimasti al villaggio container di via Colombo, che ha ancora circa 40 posti liberi, oppure strutture ricettive tra Loreto, Treia e Macerata. E’ perplessa anche Marianna Lamaj, che vive lì con il figlio, perché non sa ancora se la propria abitazione è inagibile o meno. «Stiamo pagando le scelte dell’amministrazione – commentano il consigliere del M5S Martina Cicconetti e Flavia Giombetti del Comitato 30 Ottobre – il non rispetto dei tempi e il non aver richiesto le casette». La vecchia proprietà, la famiglia Mari, dice di non essere stata a conoscenza del passo indietro e spiega: «Mercoledì c’è l’incontro con l’ufficiale giudiziario per decidere tempi e modalità».