LORENZO MONACHESI
Cronaca

Tombini e la vita dopo il sisma: "Il mio hotel rinato dalle macerie"

Il titolare del Felycita ha raccontato la sua storia: "Grazie a Castelli e Acquaroli".

Il titolare del Felycita ha raccontato la sua storia: "Grazie a Castelli e Acquaroli".

Il titolare del Felycita ha raccontato la sua storia: "Grazie a Castelli e Acquaroli".

L’imprenditore Gianfranco Tombini (nella foto) di Ussita è intervenuto all’Eurosuole Forum di Civitanova dove si è tenuta la presentazione della candidatura di Francesco Acquaroli a presidente di Regione. In questa occasione l’84enne Tombini ha ringraziato il presidente e il Commissario alla ricostruzione Guido Castelli per quanto fatto. Davanti alla platea ha ricordato il dramma del terremoto quando ha visto annientare i sacrifici di una vita. "Nel 1971 – ha ricordato – ho costruito a Frontignano di Ussita l’Hotel Felycita e gli ho dato il nome di mia figlia. Ha ricordato alla platea la lotta per ricostruire la struttura dopo il sisma e la difficoltà rappresentata dall’anticipo dell’Iva che avrebbe dovuto versare per gli anni dopo il terremoto sebbene la struttura fosse chiusa. "Quel terremoto – ha ricordato con commozione – ha messo a terra un’intera comunità e nel mio caso ho visto cadere in frantumi una vita di lavoro e di sacrifici. Poi è arrivato il commissario Castelli e con l’aiuto del nostro presidente Acquaroli siamo riusciti a risolvere quelle difficoltà e a continuare l’attività. Dico grazie, con il cuore perché stiamo ripartendo e questo significa un grande aiuto per l’entroterra, una risposta concreta perché siamo tornati a vivere". L’imprenditore fa fatica a trattenere l’emozione. "Dopo quell’evento sismico – dice – ci hanno trasferito al mare, ma al ritorno nella nostra Frontignano siamo stati accolti dal deserto, non c’era niente, non si vedeva un’anima e ho capito che c’era da fare qualcosa". Ma quel qualcosa non era facile. "Non è stato semplice, ma con il loro aiuto siamo ripartiti e con noi una comunità. Fino a un po’ di tempo non c’era niente ovunque gettassi lo sguardo, adesso ci sono gru in ogni parte".