GIORGIO GIANNACCINI
Cronaca

"Topi sul lungomare. Il Comune intervenga"

Porto Recanati, un operatore balneare sollecita una ampia derattizzazione "Sono nei quadri elettrici, salgono sulle palme: la situazione è peggiorata".

Il lungomare Lepanto, nel centro di Porto Recanati

Il lungomare Lepanto, nel centro di Porto Recanati

"Nelle ultime settimane ho ritrovato diversi topi, ormai morti, lungo la passerella della mia spiaggia. Ci sono tanti altri roditori che girano tra il lungomare Lepanto e Palestro, e altri che si nascondono nei quadri elettrici e si arrampicano sulle palme. Abbiamo segnalato la cosa al Comune, ma il problema non si è ancora risolto". Lo denuncia un operatore balneare della zona centrale di Porto Recanati. Stando al suo racconto, si tratta di un problema che va avanti da diverse tempo ed è già stato segnalato da altri suoi colleghi all’amministrazione comunale, con la richiesta di un intervento di derattizzazione urgente e ad ampio raggio.

"La presenza dei topi sul lungomare cittadino non è una novità, soprattutto nel periodo post Covid – spiega l’operatore balneare –. Tuttavia la situazione è peggiorata di recente. Nelle ultime settimane ho trovato diversi roditori, ormai privi di vita, sulla passerella della mia concessione balneare. Probabilmente prima di morire avevano ingerito le esche che vengono messe nelle stazioni di avvelenamento, ossia dei contenitori che si trovano lungo le strade. Ma a quanto pare, questa procedura non sta risolvendo il problema, perché notiamo sempre più roditori dalle nostre parti".

Allarmato, l’operatore balneare ha già provveduto a informare il Comune di Porto Recanati per chiedere di intervenire. "I topi si rifugiano ovunque, tanto è vero che più volte li ho trovati dentro ai quadri elettrici a ridosso della spiaggia – aggiunge ancora –. Mentre altri esemplari salgono addirittura sopra alle palme presenti tra il lungomare Lepanto e quello Palestro. Avevo segnalato la questione al Comune, ma la risposta è stata che questo tipo di intervento spetta al Cosmari. Sta di fatto che non si sa come uscirne, anche perché la stagione è iniziata e questa situazione non va bene. Avevo persino chiesto a una ditta specializzata nella derattizzazione di poter fare qualcosa, però mi è stato risposto che non è possibile intervenire, in quanto si tratta di un’area pubblica e solamente il Comune può muoversi in questo spazio. Dunque, noi da soli non possiamo fare niente per fronteggiare il problema, che però diventa sempre più preoccupante".

Ed ecco, quindi, l’appello che rivolge il portorecanatese alle istituzioni locali: "Chi di dovere si muova per attuare un piano di derattizzazione, in modo da porre fine a una criticità che forse doveva essere risolta già parecchio tempo fa".

Giorgio Giannaccini