Tornano le file fuori dalle farmacie "Impennata di tamponi per Pasqua"

Gli operatori: tante richieste e alta percentuale di positivi, crescono anche le vendite di test fai da te "La maggiore trasmissibilità del virus e l’allentamento delle precauzioni stanno creando problemi"

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di Lorenzo Monachesi

"Abbiamo fatto tanti tamponi e molti sono risultati positivi". Lo svelano alcuni farmacisti al termine di una giornata in cui è aumentata la richiesta. In un certo senso, vedendo la fila davanti alle farmacie di turno ieri, sembrava di essere tornati al boom registrato durante le festività natalizie. "In effetti – dice Viviana Bonifazi, dell’omonima farmacia di Tolentino che si trova in piazza della Libertà – abbiamo registrato una cinquantina di richieste con 4-5 persone sono risultate positive". A San Severino è stata di turno la farmacia Kaczmarek in piazza del Popolo. "Sono arrivate – spiega la farmacista Ida Kaczmarek – quasi trenta persone e abbiamo registrato un’alta percentuale di positivi, abbiamo anche avuto richieste per acquistare i test rapidi". A Macerata era di turno la farmacia Dei Velini, che si trova nell’omonima via, che ha registrato un’elevata affluenza. "All’incirca – osserva la farmacista Rita Tortolini – abbiamo avuto un centinaio di persone e molte sono quelle risultate positive. C’è anche chi ha chiesto di effettuare i tamponi all’esterno temendo di essere positivo o perché lo era in base ai test fai da te. Ma tra quanti si sono sottoposti al test dobbiamo anche considerare chi ha effettuato l’esame per avere la conferma di essere finalmente uscito dalla quarantena. Inoltre c’è stata anche una buona richiesta di test da fare a casa". È chiaro che ieri molte strutture erano chiuse e i pazienti si sono concentrati in poche farmacie, con diversi clienti arrivati anche dai paesi vicini. E pensare che prima di Pasqua era diminuito il numero di tamponi effettuati e rivedere così la gente in attesa davanti alle farmacie è stata una sorpresa. "E comunque il giorno prima di Pasqua – ricorda Bonifazi – c’era stata poca richiesta, ma anche la settimana scorsa l’andamento era stato piuttosto lento, però oggi eravamo l’unica farmacia aperta e così alcuni sono venuti da noi. Nel periodo natalizio eravamo in tre in farmacia, di cui uno fisso a stampare, mentre ieri abbiamo lavorato in due: io ho effettuato i tamponi mentre la collega ha servito gli altri clienti".

Però è stata una sorpresa rivedere le file davanti alle farmacie dopo così tanto tempo. "Penso – osserva Kaczmarek – che ciò sia dipeso da una serie di fattori: dal minore numero di strutture aperte, dalla volontà di avere una maggiore sicurezza verso gli altri considerando che a Pasquetta si è soliti fare pranzo assieme ad amici e parenti". I diversi casi di positività registrati non sorprendono tuttavia Luciano Diomedi, presidente dell’ordine dei farmacisti di Macerata. "C’è da considerare – dice – la maggiore trasmissibilità del virus e l’abbassamento dei livelli di protezione, aspetti che spingono le persone a sottoporsi al tampone e a scoprire nuovi casi".