"Tornano sui banchi oltre 41mila studenti"

Domani riparte la scuola: nel Maceratese 2.099 classi distribuite in 57 istituti. Cattedre coperte, problemi coi prof di sostegno

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di Franco Veroli

Domani suona la prima campanella del nuovo anno. Tornano sui banchi delle scuole della provincia 41.157 studenti: 5.690 nella scuola dell’Infanzia, 12.103 nella scuola primaria, 8.216 nella scuola secondaria di primo grado (medie), 15.148 nella scuola secondaria di secondo grado (superiori). Sono distribuiti in 2.099 classi. Nella scuola dell’infanzia 265 a tempo normale e 15 antimeridiane, nella primaria 416 a tempo normale e 261 a tempo pieno, alle medie 365 a tempo normale e 36 a tempo pieno, alle superiori 741, 44 delle quali articolate. In tutto si contano 57 istituti (36 del primo ciclo e 21 del secondo ciclo) e 290 plessi.

Un mondo vasto e complesso che, dopo due anni di pandemia e di didattica a distanza, riparte secondo i canoni della normalità. Si torna alle lezioni in presenza e non c’è più l’obbligo della mascherina, anche se può continuare ad essere usata; il personale a rischio di sviluppare forme severe di Covid dovrà invece utilizzare mascherine FfP2 e dispositivi per la protezione degli occhi forniti dalla scuola in base alle indicazioni del medico competente. Chi risulta positivo al test diagnostico finisce in isolamento e può tornare a scuola quando il test (molecolare o antigenico) risulta negativo.

Nel caso uno studente presenti sintomi respiratori di lieve entità, ma senza febbre, può restare a scuola, indossando la mascherina fino a quando i sintomi non siano spariti. Per entrare negli istituti non sono previsti controlli sullo stato di salute, ma se durante la permanenza il personale scolastico o gli studenti presentano sintomi compatibili con il Covid 19 (sintomi acuti come difficoltà respiratoria e tosse, vomito, diarrea, ecc.), si procede all’isolamento nella stanza o nell’area appositamente predisposta. E c’è l’addio alla Dad: gli alunni positivi non potranno più accedere a questa modalità. Alla vigilia della ripresa delle lezioni, gran parte delle cattedre risulta coperta, con qualche difficoltà sul fronte degli insegnanti di sostegno. "Ma abbiamo un serio problema per quel che riguarda il personale Ata (ausiliari, tecnici e amministrativi)", evidenzia Ugo Barbi, segretario provinciale dello Snals, il sindacato autonomo della scuola. "Essendo stato cancellato il personale Covid e non disponendo di un organico di fatto – spiega – mancano non pochi amministrativi e tanti collaboratori scolastici. Il rischio è che non sia garantita la tanto decantata sicurezza".

Dal canto suo però, l’Ufficio scolastico regionale ha sottolineato che alle seimila unità di personale Ata assegnate alle Marche, ne sono stati aggiunte altre 423 "in deroga" per l’anno scolastico 2022-2023, con contratto a tempo determinato "a seguito di una puntuale analisi delle esigenze funzionali delle scuole".