Traini invitato alla finale di poesia "Non sono stato io a dire di no, ma ci hanno ripensato i promotori"

Fiordelmondo, sindaco di Jesi dove si svolgeva la premiazione: "Il Comune ha saputo solo 48 ore prima della partecipazione, abbiamo evidenziato gli aspetti di ordine pubblico e politici, e c’è stato il dietrofront".

Traini invitato alla finale di poesia  "Non sono stato io a dire di no,  ma ci hanno ripensato i promotori"

Traini invitato alla finale di poesia "Non sono stato io a dire di no, ma ci hanno ripensato i promotori"

di Paola Pagnanelli

"Non sono certo io che ho detto di no a Luca Traini, ma gli organizzatori, che hanno riflettuto e, in maniera opportuna, rivisto le decisioni che avevano preso su questa iniziativa". Il sindaco di Jesi, Lorenzo Fiordelmondo, fa chiarezza dopo le polemiche sulla serata di ’poetry slam’ che avrebbe dovuto avere tra i concorrenti anche il 33enne maceratese.

Traini sta scontando al Barcaglione di Ancona la condanna a 12 anni, per la strage messa in atto a Macerata il 3 febbraio 2018: quella mattina, sentendo alla radio le ultime notizie sulla macabra uccisione di Pamela Mastropietro, il 33enne prese la sua pistola e iniziò a girare per la città sparando su tutte le persone di colore che incrociava. Secondo lui, la causa della morte della 18enne romana erano gli spacciatori, e gli spacciatori erano tutti giovani immigrati: Traini sentì di avere un compito da svolgere per vendicare la ragazza. Il risultato furono 6 persone ferite e una città nel panico più completo.

In seguito, Traini è diventato una specie di idolo per estremisti violenti di destra. Ma lui in carcere ha riconosciuto i suoi errori e avviato un percorso di recupero partecipando, tra l’altro, al concorso di poesia "L’ora d’aria" organizzato dall’associazione Nie Weim con il garante regionale per i diritti. Il suo testo – che parla della libertà persa in seguito alla sparatoria – è arrivato terzo, e così per Traini si sono aperte le porte della semifinale regionale, in programma a Jesi giovedì. Ma sebbene il tribunale di sorveglianza avesse detto sì alla partecipazione alla serata, all’ultimo momento è arrivato un dietro-front: niente palco per Traini.

"Ma non sono stato io a fermarlo - precisa il sindaco Fiordelmondo -. Il Comune ha saputo della sua partecipazione alla serata meno di 48 ore prima. Ci siamo sentiti con il commissariato, e abbiamo valutato alcuni aspetti di ordine pubblico, su come la sua partecipazione si sarebbe potuta interfacciare con il tessuto cittadino. L’ordine pubblico non è un aspetto secondario, e l’organizzazione non era stata adeguata su questo. Sono stati manifestati questi rilievi politici e di ordine pubblico all’organizzazione, che alla fine ha opportunamente valutato non fosse il caso di far partecipare Luca Traini. L’iniziativa era stata organizzata male: sebbene ci fosse l’autorizzazione del tribunale, sono stati gli organizzatori a ritenere che non fosse più il caso".

Il sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo ribadisce che non ci sono delibere sulla vicenda. "Ma non si porta un detenuto come Traini in una piccola piazza della città. Bisogna considerare la sicurezza, le tensioni che si potrebbero creare. Gli organizzatori della semifinale regionale del concorso di poesia lo hanno capito e hanno provveduto. Ci sono regole precise per queste iniziative, e la partecipazione di Luca Traini per ricevere il terzo premio non si può scoprire a due giorni dalla serata. Si poteva o doveva organizzare meglio? Noi, come amministazione comunale, ragioniamo su quello che è, non su cosa poteva essere: così, ad avviso mio e di tutti gli amministratori non c’erano le condizioni per la presenza di Traini alla cerimonia".