"Troppi contagi, non vogliamo correre rischi"

Primo giorno filato via senza intoppi. La dottoressa Rossini: "Molte quarte dosi, c’è chi è venuto perché altrimenti non può viaggiare"

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di Paola Pagnanelli

Circa 150 persone si sono presentate ieri mattina al nuovo centro vaccini, trasferito da via Teresa Noce a via Annibali, sempre a Piediripa. "L’apertura era prevista per le 9, ma alle 8.30 c’erano già le persone e così abbiamo iniziato prima" racconta la dottoressa Simonetta Rossini, una dei quattro medici in azione per iniettare il siero anti Covid. Qualcuno ha avuto qualche piccola difficoltà a trovare il nuovo centro, e ci sono stati un po’ di intoppi con il tabellone elettronico che non funzionava per gestire la coda. Ma la mattinata è filata via senza problemi, usando i numeretti come quelli del supermercato. In attesa soprattutto coppie di anziani, con o senza prenotazione, ma anche chi doveva fare la terza dose e persino una persona che ancora non si era mai vaccinata. "Qualcuno diceva di voler aspettare il nuovo vaccino per la variante, ma non si sa quando arriverà, magari a novembre– spiega la dottoressa Rossini -. Per questo, essendo aumentati i contagi, si sono presentati in tanti: finora solo il 30 per cento degli anziani ha già la quarta dose e ora stanno arrivando. Molti poi hanno bisogno di vaccinarsi per viaggiare: alcune compagnie aeree e alcune nazioni vogliono il Green pass di sei mesi, e non basta un certificato di guarigione dal Covid, ma non è chiaro ancora come faranno le persone più giovani che hanno fatto la terza dose a gennaio".

"Il vaccino non mi ha dato mai problemi, così potendo fare la quarta dose sono venuta – racconta Donatella Fioretti, arrivata a Macerata da Recanati con il marito Lauro Mogetta -. I contagi sono aumentati, ho ritenuto meglio ripetere l’iniezione. Mio marito aveva prenotato, io no, ma mi hanno vaccinata lo stesso. All’inizio eravamo andati alla vecchia sede del centro vaccinale, poi per fortuna il navigatore ci ha portati al posto giusto".

"Bisogna per forza avere fiducia nei vaccini – aggiunge Pierina Canzonetta di Corridonia -. Ci sono tanti contagi adesso, e io sono un soggetto fragile: meglio non rischiare". "Io non avevo fatto la terza dose perché mi ero ammalata – racconta Giulia Salvucci, maceratese -. Ma mi sono appena diplomata, ed è andata anche bene perché ho preso 98, così volevo fare un viaggio: per andare a Malta chiedono il tampone o il Green pass valido, e allora eccomi qui. All’inizio c’era un po’ di confusione, non si capiva come chiamassero perché non funzionava il tabellone, ma in un quarto d’ora avevo fatto". I volontari dell’Avulss ieri facevano assistenza alle persone che arrivavano, dando le informazioni e aiutando a compilare i moduli. Non si sono mai formate code eccessive, l’attesa è stata sempre più che accettabile.