Trovata morta in casa, scattano gli esami

La tragedia di Marisa Cremonte: analisi per stabilire se il decesso sia dovuto all’assunzione di droga. Salma esposta al cimitero

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di Paola Pagnanelli

Ci vorranno le analisi di laboratorio per stabilire che cosa abbia ucciso Marisa Cremonte, la 41enne trovata senza vita martedì mattina sul letto della casa in cui viveva, a Piediripa. Ipotizzando una overdose come causa del decesso, il procuratore Claudio Rastrelli ha incaricato il medico legale Roberto Scendoni e il tossicologo di eseguire una autopsia. Dall’accertamento, completato ieri pomeriggio, è emerso che la donna non aveva patologie particolari; ora si tratterà dunque di analizzare i campioni di tessuti prelevati, per capire se la sua morte sia dovuta a una assunzione di stupefacenti. Di fianco al suo letto, i carabinieri avevano trovato i resti di una sostanza in polvere, e la 41enne, originaria dell’Argentina ma da sempre residente in città, aveva avuto un passato da tossicodipendente, che si sperava fosse superato. Intanto i carabinieri hanno avviato le indagini per ricostruire le ultime ore di vita della donna. Questa mattina, la salma di Marisa Cremonte sarà esposta all’obitorio di Macerata. Poi, con l’impresa funebre Tasso, nel pomeriggio sarà portata al cimitero, in attesa della cremazione e poi della sepoltura. Non ci sarà una cerimonia, ma i tanti amici che aveva la donna potranno darle un ultimo saluto. La 41enne lascia i genitori, il fratello, il marito e due figli. Negli ultimi tempi, era stata accolta in una casa del Comune, dove abitava insieme a un’altra donna. È stata proprio quest’ultima, alle 10.30 di martedì, a dare l’allarme facendo accorrere il 118 e poi i carabinieri in via Volturno.