La truffa dei cellulari, conti correnti prosciugati via internet

Prima il blocco della sim, poi la beffa. Denunce alla polizia postale

I truffatori prendono di mira i cellulari (foto d’archivio)

I truffatori prendono di mira i cellulari (foto d’archivio)

Macerata, 28 marzo 2017 - Passa attraverso le sim dei cellulari la nuova frontiera delle truffe. È quanto si sta verificando da qualche tempo in provincia. Diverse persone si sono trovate il telefonino senza collegamento e il conto in banca prosciugato, e per questo si sono viste costrette a denunciare l’accaduto alla polizia postale. Il meccanismo può sembrare facile come un trattato di astrofisica per chi non è pratico di telefonini e informatica, ma per chi ha le nozioni necessarie è davvero uno scherzo, e funziona in questo modo.

Attraverso i siti dei gestori di telefonia, on line si può chiedere di bloccare la propria scheda sostenendo di aver smarrito il telefonino. Non ci vuole nulla, e le società lo fanno subito, anche se a chiederlo non è il vero possessore della sim. Da questo momento in poi, l’intestatario dell’utenza di telefonia mobile si trova il cellulare muto perché la sim è stata bloccata. Il truffatore invece a quel punto ha la possibilità di chiedere in suo favore la riattivazione di quel numero con un’altra sim, come se lo avesse smarrito o glielo avessero rubato. E una volta che ha l’accesso al numero, grazie agli smartphone può fare molte cose, perché sui telefonini che sono piccoli computer ci sono anche Facebook e la posta elettronica.

Tra queste può esserci anche l’accesso alla mail personale e anche al conto corrente: con il numero di cellulare è possibile farsi rimandare la password dalla banca, sostenendo di averla dimenticata, e così si ha accesso al conto on line. Già diverse persone in provincia hanno subito prima il blocco della sim, e poi il furto dal conto corrente.

Quando la vittima della truffa realizza che è stata bloccata la scheda telefonica, fa fatica a riuscire a dimostrare in tempi brevi al gestore telefonico che c’è stato un inghippo, dunque non è semplice evitare di subire il raggiro. La polizia postale sta conducendo gli accertamenti per risalire ai responsabili, che non sono mai in zona, ma sempre di fuori regione. Il sospetto è che i numeri vengano scelti a caso, sperando che corrispondano a persone che hanno il conto online accessibile dal telefono, e che con il numero dunque sia possibile fare queste operazioni spregiudicate.