Truffa sui cellulari, violati i conti correnti

Schede sim duplicate per accedere alle app delle vittime. Rubati i soldi delle prepagate e dei depositi: tre denunce in una settimana

Un agente della polizia postale al lavoro (foto d’archivio)

Un agente della polizia postale al lavoro (foto d’archivio)

Macerata, 8 dicembre 2019 - Attenzione se il cellulare non ha più la linea: qualcuno potrebbe aver preso il nostro numero, e usare i nostri dati per prosciugare carte prepagate o conti correnti. È l’ultima frontiera dei raggiri tecnologici, di cui in città sono rimaste vittime già tre persone in una sola settimana.

E il fenomeno purtroppo sembra destinato a crescere. «Tutto inizia con telefono senza linea – spiega la polizia postale –. Si tratta di una cosa che può capitare, di tanto in tanto, e all’inizio gli si dà poco peso. Poi se la situazione non migliora, si contatta il call center che magari tranquillizza dicendo che è solo un problema temporaneo. Così si aspetta ancora. Quando poi il tempo passa e la linea ancora non c’è, si va in uno dei punti vendita del proprio operatore, si cambia la sim mantenendo il vecchio numero e così si recupera l’uso del proprio cellulare. E solo a quel punto si scopre cosa è successo nel frattempo». Questo black out della linea, infatti, non è stato dovuto a un guasto, ma a una specie di furto del numero di cellulare. «Basta andare da un gestore, dando il nome e il codice fiscale di un tizio, e dire di aver perso la sim. Così il gestore ne dà un’altra corrispondente a quel numero, e a quel punto il ladro dal cellulare avrà accesso a tutti i nostri dati. Dai messaggi precedenti potrà vedere qual è la banca della vittima, e fare molte operazioni: scaricando la app della banca avrà accesso anche ai nostri conti correnti e alle carte prepagate, che oggi si gestiscono tramite smartphone». In provincia è già successo a tre persone, professionisti o comunque persone piuttosto esperte nell’uso degli strumenti informatici, che appunto utilizzano lo smartphone anche per le operazioni bancarie. In due casi, le vittime hanno perso quello che avevano caricato su una carta prepagata, cioè poche centinaia di euro, ma il terzo invece ha subito un prelievo di alcune migliaia di euro da conto corrente, raggiunto appunto con i dati del cellulare. Una delle vittime utilizzava come protezione il riconoscimento facciale, un’altra l’impronta digitale, ma chi li ha derubati è riuscito a superare questi ostacoli in qualche modo. «Non ci si aspetta che possa succedere una cosa del genere – prosegue la polizia postale –, a tutti è capitato di essere senza linea e non si pensa a un’ipotesi come questa. Invece bisogna fare attenzione. Si deve provare subito a far ripartire il telefono, e se non basta magari mettere in modalità «aereo» e poi ricollegarlo. Meglio fare qualche controllo soprattutto perché chi avrà il nostro numero avrà accesso a moltissime nostre informazioni personali. In caso di mancanza di linea, bisogna controllare se può esserci stata una sostituzione di sim, e se non c’è modo di scoprirlo può essere il caso di bloccare conti e prepagate con il numero verde della banca, per evitare sorprese spiacevoli».