Truffa del finto nipote: patteggiano e tornano liberi

Davanti al giudice i due che hanno tentato di portare via soldi e gioielli a un’anziana di Matelica.

Truffa del finto nipote: patteggiano e tornano liberi

Davanti al giudice i due che hanno tentato di portare via soldi e gioielli a un’anziana di Matelica.

Hanno patteggiato e sono tornati in libertà i due giovani della provincia di Napoli arrestati mentre stavano andando a casa di una anziana di Matelica per portarle via 3mila euro, con la truffa della finta denuncia. Secondo quanto era stato ricostruito dai carabinieri, lunedì mattina l’anziana matelicese aveva ricevuto una telefonata da un ignoto che, qualificandosi come suo nipote, le aveva detto di essere in difficoltà insieme ad altri parenti e le aveva chiesto soldi e oro per evitare una denuncia. La malcapitata, pensando che il nipote fosse davvero nei guai, aveva già preparato sul tavolo tutti i suoi averi, i ricordi di una vita: circa 3mila euro in monili d’oro, che avrebbe consegnato alle due persone che stavano per passare da lei. Ma nel frattempo i carabinieri di Castelraimondo si erano già messi in azione. Era stata, infatti, segnalata la presenza di un’auto presa a noleggio, sistema spesso usato dai truffatori, che più volte hanno fatto vittime in zona. I carabinieri di Castelraimondo hanno dunque rintracciato e fermato la vettura, in centro. A bordo c’erano il Sandro Manolo Romano, 24 anni, e Sebastiano Coppola, 21 anni. Sono stati controllati: sul cellulare c’erano la mappa e le indicazioni per raggiungere l’abitazione dell’anziana. Così i due sono stati arrestati in flagranza di reato. Dopo aver sequestrato ai campani i cellulari, utili per ulteriori indagini, e 3,40 grammi di hashish al 21enne, i carabinieri li hanno arrestati accusandoli di tentata truffa. Ieri, nel corso dell’udienza di convalida, i due giovani si sono avvalsi della facoltà di non rispondere davanti al giudice Domenico Potetti. Per loro l’avvocato Francesco Senofonte ha chiesto di patteggiare la pena, concordata con il pm Francesca D’Arienzo a un anno di reclusione, con la sospensione condizionale. I due tornano, dunque, in libertà.

Chiara Marinelli