"Truffa sui risparmi da due milioni e mezzo"

Investimenti bluff, raffica di denunce: sotto accusa un ex promotore maceratese e la moglie. "Hanno raggirato anche la nipote".

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di Paola Pagnanelli

Una truffa da quasi due milioni e mezzo di euro. Di questo reato e di quello di appropriazione indebita sono chiamati a rispondere l’ex promotore finanziario maceratese, Giuseppe Del Gobbo, e sua moglie, Manuela Ruffini. Per entrambi, la Procura della Repubblica di Macerata ha chiesto il processo, e l’udienza preliminare è stata fissata a dicembre. I fatti al centro delle indagini sarebbero avvenuti tra il 2006 e l’ottobre del 2019. A denunciare il promoter sono state undici persone, quasi tutte di Macerata, una residente a Pollenza, una Servigliano, due a Torino e un’altra a Roma. L’accusa è molto simile nei vari casi segnalati alla Procura. Le vittime – alcuni, clienti da anni; altri, che conoscevano Del Gobbo come dipendente della Bnl Investimenti e poi di Sanpaolo Invest – e una sua nipote si sarebbero rivolte a lui per investire i risparmi. In alcuni casi, si tratta di poche decine di migliaia di euro, che però erano tutti i risparmi di chi glieli ha affidati, come nel caso di una commerciante cittadina, in un caso addirittura si parla di un milione e 227mila euro. Ai clienti, Del Gobbo avrebbe prospettato sempre la possibilità di acquistare dei prodotti estremamente vantaggiosi, con tassi di rendimento alti e più che garantiti. E i clienti, in genere poco esperti di finanza, non avrebbero avuto nessun motivo di dubitare di lui. In un caso, ad esempio, il primo contratto sarebbe stato stipulato nella sede della società, e anche questo elemento avrebbe rassicurato l’investitrice. Dopo i primi tempi, però, sarebbero spuntate delle difficoltà, Del Gobbo avrebbe iniziato a tergiversare sui pagamenti, a dare alcune somme con assegni firmati da lui oppure dalla moglie, poi a consegnare altri assegni che risultavano insoluti, a promettere di continuo documenti che non arrivavano mai, e soldi che non arrivavano mai, a mettere in fila una serie di comportamenti opachi. Fino a quando, dall’estate scorsa, avrebbe iniziato a rendersi irreperibile: svanito nel nulla, mentre i clienti lo cercavano per sapere che fine avessero fatto i risparmi che gli avevano affidato. Tra le persone che sarebbero state raggirate, c’è anche una nipote del promoter maceratese, residente a Servigliano: anche lei avrebbe perso i soldi che aveva affidato allo zio, sicura di potersi fidare di lui. Dopo avere chiuso le indagini, il procuratore capo Giovanni Giorgio ha chiesto il rinvio a giudizio di Del Gobbo e della moglie che, da quanto emerso, avrebbe in qualche modo spalleggiato il marito, facendosi intestare alcuni assegni e ricevendo alcune somme dai clienti. A dicembre si terrà l’udienza preliminare, nella quale il giudice Giovanni Manzoni dovrà decidere se fissare il processo per i due imputati, oppure archiviare le accuse. Del Gobbo e Ruffini sono difesi dagli avvocati Paolo Giustozzi e Marco Caldarelli. I clienti che sarebbero stati raggirati sono assistiti dagli avvocati Fabrizio Giustozzi, Olindo Dionisi, Tonino Dignani, Francesca Marchesini, Giuseppe Bommarito e Alessandro Moriconi. Tra le parti offese, figura il gruppo General Consuel del Monte Paschi di Siena.