Tubercolosi scuola a Monte San Giusto, positivi due bambini

Scoppia il caso all’istituto comprensivo Lorenzo Lotto, la loro compagna di classe è ricoverata al Salesi. Controlli su 200 persone

Quando il test di Mantoux è positivo si procede con altri accertamenti

Quando il test di Mantoux è positivo si procede con altri accertamenti

Monte San Giusto (Macerata), 17 gennaio 2020 - Due bambini dell’Istituto comprensivo Lorenzo Lotto di Monte San Giusto, frequentanti la stessa classe della bambina ricoverata al Salesi perché colpita da tubercolosi polmonare, sono risultati positivi al test della tubercolina (test di Mantoux). E’ bene precisare che la reazione positiva a questo test indica che il sistema immunitario è già venuto a contatto con il batterio della tubercolosi, ma non è indice di presenza di malattia. Né si può stabilire una correlazione automatica con il caso della bambina malata: servono accertamenti che richiedono diversi giorni.

Quando il test è positivo, però, si procede con gli approfondimenti diagnostici, con radiografia del torace e visita pneumologia. Questo il quadro della prima fase del piano messo in atto dal dipartimento di prevenzione dell’Area vasta 3, che ha interessato una cinquantina di persone tra studenti, docenti e personale Ata. I controlli continuano e riguardano circa altre 200 persone. In una nota congiunta il sindaco di Monte San Giusto, Andrea Gentili, e il direttore dell’Area Vasta 3, Alessandro Maccioni, evidenziano come la tubercolosi sia "una malattia infettiva che, nelle forme a localizzazione polmonare, può essere contagiosa e trasmettersi da persona a persona per via respiratoria, ma la trasmissione necessita di un contatto stretto e molto prolungato con il malato, in uno spazio chiuso e confinato".

E va anche ricordato che oggi la tubercolosi è curabile con l’assunzione di una terapia antibiotica adeguata. Il sindaco Gentili ha organizzato un incontro in Comune, con la presenza del personale medico del dipartimento di prevenzione dell’Area vasta 3, il dirigente scolastico dell’Istituto, Edoardo Iacucci, il rappresentante del consiglio d’istituto Christan Gismondi, i rappresentanti dei servizi sociali del Comune, al fine di organizzare le attività sanitarie di prevenzione e la corretta comunicazione.

Già il 9 gennaio il personale medico di igiene e sanità pubblica ha incontrato, nella sede dell’Istituto Lotto, i genitori dei compagni di classe della paziente. Nei contatti più a rischio sono stati attivati protocolli sanitari di prevenzione che prevedono, per i bambini di età inferiore a 15 anni, il test Mantoux e l’esame radiologico in parallelo. L’attività di prevenzione sono supportate dalla direzione sanitaria, dai medici dei distretti, dalle Unità operative di Radiologia e della Pneumologia dei presidi ospedalieri dell’Area vasta 3, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta. Oggi pomeriggio, alle 19, si terrà anche una seduta straordinaria di consiglio d’Istituto, a cui parteciperà la dottoressa Franca Laici (direttore Isp - Area Vasta3) per fornire le necessarie informazioni in merito al protocollo operativo.