Macerata, 2 settembre 2024 – “Oltre il danno, la beffa. Prima il disagio di non trovare un posto libero per disabili. E poi quello di prendersi pure una multa dopo aver lasciato l’auto sulle strisce blu, perché le due società di ausiliari del traffico in campo a Macerata interpretano la legge in modo diverso”.
A fare la segnalazione è una turista, Federica Oliani, arrivata da Ravenna con la mamma 75enne, che ha difficoltà a camminare (e per questo ha un regolare cartellino per parcheggiare nei posti dei disabili), per visitare la città dello Sferisterio. Una gita fuori porta nelle Marche, che la signora avrebbe dovuto fare con il marito, venuto però a mancare qualche tempo fa. E che la figlia ha voluto che sua madre facesse comunque, insieme a lei.
“In altre città non ci sono stati problemi – prosegue la ravennate Federica –, come ad esempio a Camerano”. La discrezionalità fa sì che in alcuni Comuni si possa parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu quando i posti riservati ai disabili siano già occupati, e in altri Comuni no, a parità di possesso del contrassegno invalidi, con il rischio di incorrere in sanzioni. Come è successo a lei e alla sua mamma. Ma l’esperienza a Macerata è stata tragicomica e ha deciso di raccontarla “non tanto per i 13,50 euro di multa (se pagata subito, altrimenti 48 euro) quanto per come è stata fatta, malgrado il cartellino per disabile e malgrado avessimo seguito tutto secondo norma”.
“Quindi valuteremo se fare ricorso – aggiunge – più che altro per evitare che accada ad altre persone in condizioni più gravi della nostra”. Oliani ripercorre la vicenda, accaduta mercoledì scorso: “Trovando i parcheggi per disabili tutti pieni in centro, abbiamo provato a salire rampa Zara. Anche qui pieni. Allora posteggiamo sulle linee blu, in via Leopoldo Armaroli, e ci dirigiamo verso il centro, con non poche difficoltà per mamma, viste le salite. Nel frattempo telefono ai vigili per chiedere se è possibile parcheggiare sulle linee blu senza pagare, essendo pieni i parcheggi per disabili. Dopo un po’ di tentativi, mi dicono di andare a parlare con gli ausiliari del traffico. Lascio mamma seduta in piazza e vado. E se ci fosse stato un bimbo al posto suo? Ad ogni modo, vado e allo sportello del parcheggio un ragazzo mi dice di controllare di nuovo tutti e tre i parcheggi disabili; per sicurezza torno a controllare e confermo che sono ancora occupati. Allora mi dice che avviserà lui l’ausiliario esterno. Risultato: alle 18, quando saliamo in auto per il rientro a casa, troviamo la multa. Un altro ausiliario mi dice che avrei dovuto sapere che dalle 13 alle 15 il parcheggio è gratis e che alle 15 sarei dovuta tornare a controllare se c’erano parcheggi gialli liberi. Ma come potevo saperlo se vengo da Ravenna e da noi non è così, oltre al fatto che il collega non mi aveva detto nulla? Fra l’altro a quell’ora mi trovavo dall’altra parte della città e avrei dovuto perdere un’altra mezz’ora per ritornare al parcheggio. Quindi di chi è la colpa? Di mia mamma che non cammina bene e che ora si sente in colpa perché mi hanno fatto la multa?”. Infine la rabbia. “I vigili urbani sanno che gli ausiliari del parcheggio centrale interpretano la legge a modo loro, ma non fanno nulla. Forse perché all’amministrazione comunale fa comodo così?”, si chiede amareggiata la turista.