Tutta la magia del Natale alla casa di riposo

Dopo due anni di pandemia, tornano le visite dei familiari. Ci sarà anche il mercatino con le creazioni realizzate dagli anziani

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di Lucia Gentili

C’è un mercatino di Natale, alla portineria della casa di riposo di Tolentino, aperto a tutta la cittadinanza. Fino all’Epifania, dalle 8.30 alle 20, sarà attivo uno spazio pieno di addobbi, centrini all’uncinetto, sciarpe, cappellini e portacellulare ai ferri, e altre sorprese realizzate con amore dagli ospiti dell’Asp (Azienda servizi alla persona) Civica Assistenza Tolentino. Il ricavato servirà a coprire l’acquisto dei materiali per le attività degli stessi ospiti. Anche l’albero è stato allestito da tanti addobbi creati da loro. Questo Natale, dopo due anni di pandemia, tornano le visite dei familiari, pur sempre con Green Pass e mascherina. E tornano anche i volontari Avulss. Il direttore Francesco Prioglio, la responsabile di struttura Laila Cervigni, il cda con il presidente Giorgio Sbaraglia, Edoardo Mattioli e Anna Andreani, e l’animatrice Giovanna Mochi hanno pensato ad un programma natalizio fino al 6 gennaio. Oggi alle 16.30, ad esempio, musica popolare con i Cantastorie di Passo di Treia, mentre dopodomani visita dei bambini e dei ragazzi del catechismo della parrocchia San Francesco. Giovedì prossimo torneo di briscola a coppie e sabato animazione con la Poppy’s Band e arrivo di Babbo Natale per la consegna dei doni. E ancora, tante tombole con l’Avulss, due pomeriggi musicali, il 28 dicembre e il 2 gennaio con "Gigi & Frank" duo acustico, e lo spettacolo del Centro teatrale Sangallo il 4 gennaio con Ada Borgiani. Attualmente nella parte residenziale ci sono 85 ospiti (in crescita considerando che, dopo il Covid, ne erano 63), il massimo in base agli spazi, secondo le disposizioni ministeriali, anche per l’obbligo di prevedere un’area "buffer" in cui isolare eventuali casi positivi. Invece nella parte residenziale ci sono 12 ospiti, in un’ala a sé (qui il numero massimo previsto è 15). "Il mercatino si trova nella zona in cui è possibile accedere – spiega la dottoressa Cervigni –. Il nostro intento è essere presente sul territorio, mantenere il legame con la cittadinanza e mantenere vivo l’interesse nei nostri ospiti nel fare le cose insieme. C’è grande gioco di squadra fra loro, ognuno ha contribuito a realizzare gli oggetti esposti, in una sorta di catena di montaggio". Tra le principali artefici, Antonietta Parrucci (insegnante d’arte in pensione), Maria Luisa Botta, Giulia Bartoloni e Vladimira Taborro. "Mi piace poter dare una mano e lasciare qualcosa di buono", dice la prima. Sul tavolo anche le palline di Natale dell’iniziativa benefica targata Linotype.