Tutti nervosi, regaliamoci un sorriso

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Paola

Pagnanelli

Oltre la metà delle persone che hanno chiesto il bonus psicologo hanno meno di 35 anni. Il dato non ha sorpreso la presidentessa dell’Ordine degli psicologi delle Marche, Katia Marilungo, in quanto i professionisti avevano già notato le difficoltà dei giovanissimi. Difficoltà più che lecite, considerando quante chance di vita hanno perso con gli ultimi due anni, dallo studio al lavoro, dallo sport alle relazioni interpersonali. Tasselli della loro crescita sono stati messi male, o mancano del tutto. Ma se i giovani hanno chiesto di più il bonus, è anche perché hanno più facilità ad ammettere un tipo di difficoltà che invece, tra le fasce più adulte della popolazione, suscitano ancora vergogna. Tuttavia, adulti e anziani non si può dire siano proprio a bomba, dopo i due anni passati e con i chiari di luna attuali.

C’è chi si è trasformato nel Grande Lebowski, e al massimo sostituisce il pigiama con la tuta. C’è chi ha sfasciato la famiglia. C’è chi si è dato al fitness feroce e alterna yoga aereo, spinning, corsa campestre, nuoto sincronizzato e il padel che oggi è come il prezzemolo. C’è chi ha tirato giù dalla soffitta la macchina Imperia per la pasta che usava la pora nonna. Insomma, ci siamo un po’ tutti sbilanciati. Siamo nervosi, spaventati, arrabbiati, delusi. Ma piangersi addosso non serve. Serve invece darci una scossa e, come diceva qualcuno, serve praticare gesti di gentilezza a casaccio. Facciamoci del bene, regaliamoci un sorriso senza un perché, godiamoci le cose belle che comunque – nonostante tutto – ci sono sempre, fosse solo la dolcezza di un tramonto o lo splendore dell’alba. Teniamo acceso il nostro calore umano, è l’unica voce che non sarà nella bolletta.