LUCIA GENTILI
Cronaca

Ubaldo Pantani scende in campo "Grande festa per aiutare gli altri"

Dopodomani a Tolentino la partita della Nazionale Cantanti. Il comico: un evento che riempie di orgoglio

Ubaldo Pantani scende in campo  "Grande festa per aiutare gli altri"

Ubaldo Pantani scende in campo "Grande festa per aiutare gli altri"

di Lucia Gentili

"Il segno tangibile di quello che si farà con la beneficenza sarà il numero dei partecipanti annunciato dagli speaker a inizio partita. Un aiuto concreto, tramite i soldi raccolti con l’evento, che riempie d’orgoglio. Una bella azione e una grande festa". L’imitatore e comico Ubaldo Pantani invita così tutti a partecipare dopodomani alle 20.45, allo Stadio della Vittoria di Tolentino per "Rinascere insieme", la partita-evento della Nazionale Cantanti (di cui fa parte da un paio d’anni) versus Cuori Sibillini. Con lui in squadra Enrico Ruggeri, Paolo Vallesi, Il Tre, Moreno Donadoni, Moreno Conficconi, Gianmaria, Ludwig, Marco Ligabue, Cricca, Piccolo G, Nereo, Crytical (per citarne alcuni), Sandro Giacobbe come allenatore, contro alcuni sindaci del territorio – tra cui Mauro Sclavi, Luca Maria Giuseppetti, Roberto Lucarelli, Mauro Romoli e Alessandro Gentilucci – e vecchie glorie Cremisi. L’incasso sarà devoluto interamente ai Comuni del cratere sismico per sostenere il "Progetto Sorriso", finalizzato alla realizzazione di centri aggregativi e interventi per i giovani. Pantani ha da sempre la passione per il calcio. È un grande tifoso della Spal, segue il Pisa ma il primissimo amore è stato per la Juventus, trasmesso dal padre. Da un errore di cucitura sulla maglia da bambino regalatagli dal babbo, invece del numero 9 per il centro area, sua madre da ragazzino mise il 6, del grande Scirea. E a Pantani piace evidenziare che ancora oggi indossa il 6.

Pantani, come è entrato nella Nazionale Cantanti?

"Sotto Covid ho fatto una prima partita a Torino e, con un calcio d’angolo, sono riuscito a portare il pallone nell’area di rigore. Sono entrato nella squadra tramite la parodia di un cantante; d’altronde la Nazionale si è sempre avvalsa della collaborazione di gente dello spettacolo. E ho approfittato di questa deroga (sorride, ndr)".

Dove la vedremo in autunno?

"Dal 15 ottobre sul Nove a "Che tempo che fa". Oltre a varie incursioni come ospite da altre parti. Poi dal 24 febbraio a teatro con lo spettacolo "Born in the Solvay"".

Conosce il territorio?

"Sì, un mio carissimo amico è professore universitario a Macerata. Si tratta di una zona a me cara, territori bellissimi e non abbastanza conosciuti. Poi sono stato ospite della Lube per una serata a Civitanova, al Falcomics a Falconara, di recente a Senigallia. Tempo fa, per un programma radiofonico, sono stato allo Sferisterio. Essendo appassionato di stadi, non potevo non passare all’Helvia Recina".

Come sceglie i personaggi da imitare?

"Dal tratto paradossale, mi fanno ridere. La cosa che mi fa più ridere è la vanità malcelata".

A quale è più affezionato?

"Lapo Elkann, che è diventato un caro amico, gli voglio molto bene. Anche se tutti i personaggi sono come "figli", creature".