Uil: residui contrattuali al personale sanitario, la determina ci dà ragione

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Sulla corresponsione dei compensi al personale sanitario la Uil replica alla direttrice dell’Area Vasta 3, Daniela Corsi, ma anche a Cgil e Cisl. "Se da un lato siamo rimasti basiti per il fatto che solo adesso, dopo ben otto anni, chi amministra l’Area Vasta 3 mette a disposizione e decide concretamente di pagare i residui dei Fondi contrattuali maturati nel periodo 2014-2019 dagli oltre 2800 dipendenti del Comparto, siamo francamente sconcertati dalla risposta della direttrice". E’ quanto scrive Marcello Evangelista, segretario regionale della Uil Fpl, sottolineando che sotto accusa non è il suo operato, in quanto nominata alla guida dell’Area Vasta 3 solo nel 2020. "Peccato poi, che nella foga di difendere l’operato di altri, faccia qualche clamoroso scivolone. A suo dire, basta leggere la determina 1395 del 4 ottobre scorso per capire come sono andate veramente le cose e rendersi conto che la nostra presa di posizione è solo "una polemica infondata e strumentale". In realtà, leggendo quella determina si comprende esattamente il contrario". Secondo la Uil, infatti, le risorse residuali sono state contabilizzate tardivamente rispetto a quando si sono generate; i residui che maturavano di anno in anno sono stati distratti e accantonati in un conto del bilancio aziendale anziché essere pagati anno per anno: senza alcun passaggio in sede negoziale con i sindacati e quindi a loro insaputa. Infine, non c’è nessun riferimento che specifichi perché ogni anno si generavano così tanti soldi non spesi. Un merito, però, alla Corsi viene riconosciuto: "Quello di aver riesumato queste risorse e, anche se tardivamente, di averle rese disponibili". "Anche se in soccorso della direttrice pro tempore, e probabilmente anche di altri, sono prontamente arrivate sia la Cisl che la Cgil noi restiamo convinti della bontà e della necessità della nostra azione", evidenzia Evangelista.