
Un terzo dei comuni del Maceratese è sprovvisto di sportelli bancari. In provincia il fenomeno della desertificazione bancaria ha falciato oltre il 22% delle filiali negli ultimi cinque anni. La denuncia arriva da Uilca Marche, la categoria Uil che riunisce i lavoratori dei settori credito, assicurazioni ed esattoriali: ha manifestato ieri a Valfornace per dare voce al territorio, aderendo alla campagna nazionale Uilca "Chiusura filiali? No, grazie", alla presenza del segretario generale Uilca Marche Sergio Crucianelli, di quello nazionale Luca Faietti e del sindaco Massimo Citracca. "Gli sportelli in provincia di Macerata sono scesi da 177 a 137 – evidenzia Crucianelli –. I comuni serviti da banche sono diminuiti del 14%, passando da 43 a 37 nel 2022 e anche il numero dei dipendenti nel settore è calato dell’11,7%: dai 1.210 lavoratori del 2018 ai 1.069 nel 2022. Qui a Valfornace nell’ottobre 2021 è stato chiuso l’unico sportello bancario disponibile sul territorio". Quasi 8mila cittadini della provincia sono rimasti senza una filiale nel proprio comune e circa il 5% degli abitanti è costretto a recarsi in un’altra città. "I giovani magari riescono a risolvere con la banca online – spiega il sindaco di Valfornace Massimo Citracca –, ma a trovarsi male sono soprattutto i meno giovani, costretti a spostarsi. I servizi essenziali vanno mantenuti nei nostri territori. Le grandi società però pensano soprattutto a fare profitti". "La chiusura, avvenuta nel 2022 – interviene il collega di Esanatoglia Luigi Nazzareno Bartocci –, ha comportato disagi, soprattutto per le piccole attività, artigianali o commerciali, meno avvezze o con meno possibilità a usare l’home banking, e ancor più per la fascia anziana, abituata ai vecchi sistemi. Per le persone di una certa età la banca era un punto di riferimento anche per piccole operazioni. Benché Matelica sia vicina, gli anziani hanno ovviamente difficoltà a spostarsi". A Fiastra la chiusura è avvenuta in contemporanea con Valfornace. "La gente del posto, di Acquacanina e Bolognola che aveva aperto conti dedicati alla ricostruzione – spiega Sauro Scaficchia – è stata costretta a dirottarli verso Pieve Torina o Muccia. Gli istituti ormai non abbandonano solo i piccoli comuni, ma anche i centri più grandi, come Tolentino o Macerata". L’anno scorso anche Petriolo ha perso il suo sportello, con i relativi disservizi. Idem a Montelupone, che ha visto togliersi addirittura due banche. È rimasto solo uno sportello automatizzato (oltre a una parziale compensazione per la presenza del BancoPosta). "Le filiali più vicine – conclude il primo cittadino Rolando Pecora – si trovano a Potenza Picena e Civitanova".
Lucia Gentili